Hamilton è spaziale, ma la Ferrari c’è

Per battere Lewis Hamilton e la Mercedes nel 2018 sarebbe servita una Ferrari perfetta. È questo il messaggio che arriva dall’ultima corsa alla pole della stagione, sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi. Il pilota inglese, già iridato per la quinta volta in carriera dalla fine di ottobre, si è infatti confermato imprendibile strappando l’undicesima pole della stagione, più del 50% delle gare in programma.

Nulla da fare quindi per la Ferrari, che vede in salita la possibilità di chiudere con un successo un’annata amara che l’ha vista uscire troppo presto dalla lotta per il titolo, di fatto dopo il Gp del Belgio di fine agosto, ultimo trionfo di Vettel e ultimo sussulto delle Rosse prima che la situazione iniziasse a precipitare dalla gara successiva, quella di Monza.

Buone comunque le indicazioni date dalla Ferrari: Vettel perde la pole per soli 57 millesimi, ma in gara potrà giocarsela nonostante nel finale il tedesco sia stato sopravanzato anche da Bottas. Quarto posto per Raikkonen, ottavo per il suo erede alla Ferrari Leclerc. Fuori nel Q1 Fernando Alonso che, all’ultima gara della carriera, ha aperto il Q1 con un giro lanciato in solitaria, tra gli applausi del pubblico.

Griglia di partenza (primi dieci):
Lewis Hamilton (Mercedes)
Valtteri Bottas (Mercedes)
Sebastian Vettel (Ferrari)
Kimi Raikkonen (Ferrari)
Daniel Ricciardo (Red Bull)
Max Verstappen (Red Bull)
Romain Grosejan (Haas)
Charles Leclerc (Alfa Sauber)
Esteban Ocon (Force India)
Nico Hulkenberg (Renault)

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