
"Vogliamo rendere il tennis più popolare del calcio. Lavoriamo per questo, abbiamo questo mandato, credo che abbiamo delle ottime chances".
Angelo Binaghi è tornato a parlare a Rai Radio 1 del momento del tennis italiano: “Vogliamo rendere il tennis più popolare del calcio. Lavoriamo per questo, abbiamo questo mandato, credo che abbiamo delle ottime chances. Abbiamo giocatori che vincono, giovani, con una bella immagine. Abbiamo una federazione rampante, agile, che non ha lacci o lacciuoli e che quindi può decidere velocemente e cogliere tutte le opportunità. E abbiamo un momento di grande popolarità e di passione degli italiani che dobbiamo canalizzare cercando di portali tutti in campo: a tennis, a padel e ora anche al pickleball“.
Capitolo copertura del campo centrale del Foro Italico: “Lo aspettiamo da 15 anni, anche perché oltre alla copertura darà 2mila posti in più, che sono la manna che cade dal cielo, perché la passione degli italiani non può essere contenuta da quel piccolo Centrale. Sarà pronto per l’edizione del 2028. Come ha detto il presidente Mezzaroma di Sport e Salute, i lavori dovrebbero iniziare il primo giorno successivo alla prossima edizione del torneo quindi a maggio 2026. Condizioni diverse per il torneo 2027? No, identiche condizioni. Credo che succederà come quando hanno coperto il centrale di Wimbledon, non ci sarà interruzione nella gestione della manifestazione”.
“Se all’inizio del torneo ci avessero detto che la manifestazione avrebbe avuto un successo così grande, che Jasmine Paolini avrebbe vinto il singolare e anche il doppio, che avremmo avuto un finalista e un semifinalista nel maschile, non ci avremmo creduto. Adesso, come dicono i ragazzi, voliamo a Parigi e cerchiamo di vincere tutto come sempre”, ha aggiunto Binaghi.
“Alcaraz? Tra i due continuo a tenere Sinner tutta la vita. Ha giocato male quei due set point, soprattutto il secondo quando c’è stato un lungo scambio ed è uscito lui con un rovescio lungolinea fuori di un metro. Ma non ci dobbiamo dimenticare che Jannik non giocava da tre mesi. Ci saremmo accontentati di due-tre turni, al massimo di un quarto di finale invece è arrivato fino in fondo. Ha dimostrato di essere un grande campione e di essere il giocatore più forte al mondo”.