Andy Murray ha dubbi su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Andy Murray ha dubbi su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

L’ex tennista numero uno del mondo Andy Murray in conferenza stampa si è espresso sull’ascesa della nuova generazione di tennisti che sta prendendo ora il potere dopo il dominio assoluto dei Big 3, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. Secondo lo scozzese, che fu uno dei protagonisti di quel periodo d’oro, è troppo presto per dire che Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev siano i successori dei tre fuoriclasse.

Sinner-Alcaraz-Medvedev Big Three? Serve tempo

“La mia sensazione è che ci vuole del tempo per arrivare ad un livello del genere. Non sto dicendo che non sia possibile per Alcaraz, Sinner e Medvedev o alcuni dei ragazzi più giovani dominare, essere al top di questo sport ed essere presenti nella quest’ultimo organizza grandi eventi per cinque, sei o sette anni consecutivi. Ma è molto difficile”.

Big Three: un’era difficilmente ripetibile

“Sarà difficile tornare ad un’era in cui c’è un gruppo di campioni che gareggia e vince quasi tutte le settimane. Ci vuole tempo per costruire un’era del genere, non basta un torneo. Succederà se arriveranno sempre in finale degli Slam nei prossimi sei, sette o otto anni, quindi è ancora presto per dirlo”.

Sinner e Alcaraz? Non ci sono ancora garanzie

“Penso che sia possibile, soprattutto per Sinner e Alcaraz, ma non c’è alcuna garanzia al momento”, ha continuato Murray. Il britannico ha anche spiegato che la longevità della carriera di un tennista dipende soprattutto dalla pianificazione e dagli infortuni: “Se giochi quattro tornei e perdi al primo turno di ognuno di essi, il corpo reagisce in modo molto diverso rispetto a quando arrivi alle semifinali e alla finale per due settimane di seguito. Giocare nove partite in 12 o 13 giorni è molto impegnativo dal punto di vista fisico”.

“Se vinci e fai molto bene ogni settimana, allora dovresti giocare con un programma più leggero. Federer lo ha fatto in modo eccellente, ed è stato il primo a gestirsi così bene”.

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