Matteo Berrettini, caduta libera nel ranking: triste primato per il romano

Il momento negativo del finalista a Wimbledon 2021 è certificato dall'aggiornamento della graduatoria mondiale.

L’aggiornamento del ranking ATP, che vede Jannik Sinner sempre in testa per la sessantesima settimana consecutiva, ha confermato i calcoli fatti negli ultimi giorni: Matteo Berrettini è infatti uscito dalla Top 50 e il suo nome appare da lunedì accanto alla casella numero 57 della graduatoria mondiale maschile, con 975 punti, 30 in meno rispetto a Fabian Maroszan e 2 in più nei confronti di Daniel Altmaier.

Per il tennista romano anche un triste primato: fra i primi 100 della classifica è quello che ha perso più posizioni rispetto alla settimana precedente, ben 15. Prendendo in considerazione le prime 150 posizioni, soltanto Shang Jungcheng (-22, dal numero 87 al 109), Hugo Gaston (-27, dal numero 99 al 126) e Yoshihito Nishioka (-42, dal numero 89 al 131) hanno fatto peggio.

Dopo un 2024 in cui aveva mostrato di essere tornato ai suoi livelli, vincendo tre tornei (Marrakech, Gstaad e Kitzbühel) e dando una mano importante all’Italia nel bis in Coppa Davis, Matteo Berrettini è tornato vittima di problemi fisici che nel 2025 non lo hanno quasi mai lasciato in pace.

Nel 2025, infatti, Berrettini non è andato oltre il secondo turno a livello di Grande Slam (in Australia, mentre a Wimbledon è stato eliminato al primo turno e al Roland Garros non ha giocato), mentre nei Masters 1000 si è fermato quattro volte al terzo turno (Indian Wells, Monte Carlo, Madrid e Roma), raggiungendo i quarti solo a Miami, di fatto il miglior risultato di una stagione finora da dimenticare.

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