L'ex tennista azzurro non ha dubbi su come sarebbero andate le cose senza la sospensione di tre mesi dell'azzurro.
“Jannik Sinner numero 1 a fine 2025 senza la sospensione? Sì, non ci sono dubbi”. Renzo Furlan, ex campione di tennis e allenatore nel recente passato di Jasmine Paolini, non ha usato mezzi termini nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Il NordEst’, riaccendendo il dibattito su chi sia davvero il miglior tennista al mondo fra il fuoriclasse di Sesto Pusteria e Carlos Alcaraz, il suo amico-rivale. “Durante la sospensione ha saltato quattro ATP 1000, tra cui Indian Wells e Miami, che Jannik ama giocare. E gli sarebbe bastato fare meglio a Shangai per chiudere davanti ad Alcaraz. Questo la dice lunga sulla stagione che ha comunque fatto”.
Per Furlan, il 2026 sarà l’anno in cui Sinner proveràa giocarsi tutte le sue carte per vincere l’unico torneo che gli manca del Grande Slam: “Sono sicuro che al Roland Garros lo vedremo con il coltello tra i denti perché, ma cercherà di ottenere il massimo ovunque – ha detto -. Roma? Anche quello sarà sicuramente un obiettivo di Jannik”. L’ex tennista azzurro ha poi spiegato in cosa Sinner è migliorato negli ultimi due anni: “Quando disse che il suo gioco doveva diventare più imprevedibile intendeva dire tante cose: essere più aggressivo, avere più estro, più profondità, usare più spesso la smorzata e il back per rompere il ritmo. Lo sta facendo e continuerà a farlo”.
“Stiamo parlando di un giocatore che è sempre votato a dare qualcosa in più. Si chiama mentalità – ha specificato ancora Furlan -. Sinner e Alcaraz non si accontentano mai e quando perdono alzano il livello continuando a rincorrersi uno con l’altro. Dopo Wimbledon è toccato allo spagnolo inseguire, dopo gli Us Open a Jannik”. Adesso la classifica premia il murciano, ma già da Melbourne lo scenario relativo alla graduatoria ATP potrebbe subire scossoni importanti al vertice, con Sinner pronto a riprendersi la leadership.
La rivalità fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è ormai da un paio d’anni il nuovo epicentro del tennis mondiale. Lo spagnolo guida gli scontri diretti 10‑6 (11-6 considerando un match a livello ATP Challenger), ma l’azzurro ha conquistato successi pesantissimi, come le finali di Wimbledon e ATP Finals nel 2025.
Alcaraz ha dominato più in generale sulla terra rossa, mentre Sinner ha brillato su erba e cemento indoor. I due campioni, cresciuti insieme nel circuito e già con tanti tronei nel proprio palmarès, rappresentano due stili opposti e complementari che stanno definendo una delle sfide più affascinanti dell’era moderna.