
Jannik Sinner in top 5: Vagnozzi rivela il retroscena
Jannik Sinner è il primo italiano in top 5 47 anni dopo Adriano Panatta, ma non vuole certo fermarsi qui. Il coach dell’Azzurro, Simone Vagnozzi, a Super Tennis ha raccontato tutto il lavoro messo in atto per arrivare a questo strepitoso risultato.
“Da quando abbiamo iniziato il lavoro a febbraio dell’anno scorso abbiamo in mente questo tipo di gioco, questo Jannik. Avevamo l’obiettivo di migliorare alcune cose per battere giocatori come Medvedev, la sua bestia nera. Ieri si è concretizzato tutto il lavoro degli ultimi 17, 18 mesi”.
Con Medvedev Jannik è stato praticamente perfetto: “Ha capito quando doveva rischiare di più e quando restar lì a sfidare l’avversario sullo scambio. In queste due partite è stato molto bravo”.
Per non parlare delle 33 discese a rete: “Jannik si sta evolvendo sulla parte tecnica e nella gestione tattica delle partita, due aspetti in cui magari poteva essere un po’ più indietro. Ma dobbiamo continuare a lavorare perché il percorso non è ancora completo”.
La programmazione futura: “Arrivare da un torneo vinto e giocare subito dopo due giorni non è facile . A Shanghai dovremo adattarci nel più breve tempo possibile alle nuove condizioni. Oggi si è preso una giornata di riposo, domani ci andremo ad allenare al club. Non sarà una partita facile, ma penso che ci siano tutte le carte in regola per far bene”.
Sulla Coppa Davis: “Aveva bisogno di staccare un po’, di prendersi del tempo per poter concludere bene tutta la fase finale della stagione che per Jannik si concluderà con le Finals di Davis a Malaga”.