Jannik Sinner ha due pensieri fissi in vista del 2026

Articolo di Francesco Lucivero

Manca pochissimo per il ritorno in campo del fuoriclasse di Sesto Pusteria, che sa già cosa vuole per l'anno che sta per cominciare.

Il 2026 di Jannik Sinner si aprirà con due obiettivi chiari, certamente ambiziosi ma altrettanto sicuramente alla portata del fuoriclasse azzurro: tornare numero 1 del mondo e conquistare finalmente il Roland Garros, l’unico Slam che manca nella sua collezione. Reduce da un 2025 straordinario, chiuso da numero 2 ATP (con sei titoli tra cui Wimbledon, Australian Open e ATP Finals) Sinner arriva alla nuova stagione con una consapevolezza ancora più solida. Ha superato ostacoli pesanti, come la sospensione per il cosiddetto “Caso Clostebol” e la finale persa a Parigi contro Carlos Alcaraz nonostante due set di vantaggio, trasformandoli in carburante per la seconda parte di stagione.

Il primo traguardo, dunque, è riprendersi la vetta del ranking. Nel 2025 Sinner ha più volte superato sul campo Alcaraz, tornando numero 1 dopo il Masters 1000 di Parigi, ma non è riuscito a chiudere l’anno in cima nonostante il trionfo alle Finals di Torino. Il margine è minimo (550 punti) e il rendimento mostrato nella seconda metà del 2025 indica che il sorpasso è tutt’altro che utopico. La programmazione verso il 2026 è stata calibrata per massimizzare i punti nei tornei chiave, con un occhio particolare ai Masters 1000 su cemento e alla stagione europea sulla terra.

A quest’ultimo punto è legato il secondo obiettivo, ugualmente importante: vincere il Roland Garros. Nel 2025 Sinner è arrivato a un passo dal titolo, fermato solo in finale da un Alcaraz capace di una storica rimonta. Ma quella sconfitta ha lasciato nell’altoatesino più certezze che rimpianti: Jannik ha dimostrato di poter competere alla pari sul rosso, di saper reggere scambi e intensità da specialista e di avere margini di miglioramento ancora enormi. Con quattro Slam già in bacheca (due Australian Open, un’edizione degli US Open e il trionfo storico a Wimbledon 2025) Parigi rappresenta l’ultimo tassello per completare il cerchio e consacrarsi come campione totale.

Il 2026 sarà anche l’anno della gestione fisica, mentale e strategica. La squadra che lo accompagna ha dimostrato di saperlo riportare al top dopo momenti difficili, e la continuità sarà decisiva. Sinner arriva alla nuova stagione maturo, più completo e con una fame che non si è mai spenta. La sensazione è che il suo picco non sia ancora stato raggiunto.

Tornare numero 1 e vincere il Roland Garros non sono solo obiettivi: sono la naturale evoluzione del percorso di un campione che nel 2025 ha confermato di essere meritevole del simbolico titolo di “migliore al mondo”. Se riuscirà a trasformare la pressione in energia, il 2026 potrebbe riservare altre splendide sorprese.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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