"Non si è trattato di nulla di grave né di qualcosa che vada oltre le normali tensioni" fa sapere la Pallacanestro Varese.
In merito a quanto accaduto al termine della partita di ieri sera, Pallacanestro Varese, a nome del proprio CEO Luis Scola, ha diramato una nota per “chiarire che l’episodio rientra nel contesto di un momento concitato, vissuto con grande intensità emotiva da entrambe le parti”.
“Non si è trattato di nulla di grave né di qualcosa che vada oltre le normali tensioni che possono nascere in situazioni competitive di alto livello – si legge ancora -. Il rispetto per gli avversari, per le società e per il gioco rimane un valore centrale e imprescindibile. Ora l’attenzione è già rivolta al lavoro quotidiano e alla prossima partita, con l’obiettivo di proseguire il nostro percorso con concentrazione, serenità e spirito sportivo”.
Il Consiglio federale, riunitosi lunedì mattina in via straordinaria, e in videoconferenza, in merito alla posizione della società Trapani Shark, nel condividere la fermezza con la quale la Federazione ha sinora gestito la vicenda, finalizzata ad esigere il rispetto di tutte le regole di partecipazione al massimo campionato, escludendo qualsiasi retorica di “volontà persecutoria”, ha altresì convenuto all’unanimità “che il comportamento assunto dalla società siciliana stia gravemente ledendo l’immagine dell’intero movimento, e ha conferito al Presidente federale ampio mandato per individuare e porre in essere ogni iniziativa, anche di carattere legale, utile alla sua salvaguardia”.
Il Consiglio federale ha inoltre invitato la Lega Basket Serie A, ad assumere ogni decisione di carattere endoassociativo atta ad evitare che la credibilità del massimo campionato venga ulteriormente posta in seria e grave crisi. Dopo la sconfitta interna con Varese (88-95 il risultato), il ds dei siciliani Valeriano D’Orta ha letto in sala stampa un comunicato in cui i siciliani preannunciano la loro possibile assenza a Bologna.
“La Trapani Shark – si è affermato nella nota – prende atto delle recenti determinazioni adottate dalla Lega Basket e dalla Federazione Italiana Pallacanestro, che rappresentano un atto di palese ingiustizia e accanimento persecutorio nei confronti del club, compromettendo irreparabilmente la sua competitività e l’equità dell’intero campionato. Come si è visto anche stasera, dove in condizioni di normalità avremmo rispettato quelle che sono evidenti differenze di classifica con i nostri avversari”.