Patrick Mouratoglou fa il bilancio del 2025 di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Articolo di Martino Davidi

Il coach francese parla della grande rivalità del tennis mondiale.

Sul suo profilo Linkedin il 55enne coach francese Patrick Mouratoglou ha analizzato la rivalità che sta appassionando gli amanti del tennis, quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: “La stagione 2025 si è conclusa esattamente come doveva: con Carlos Alcaraz e Jannik Sinner in lotta per l’ultimo titolo. Alcaraz ha concluso l’anno da numero uno al mondo, ma Sinner ha sollevato il trofeo delle ATP Finals. E questa finale ha riassunto l’intero anno. Una rivalità cementata in quattro finali importanti nel 2025: Roland Garros, Wimbledon, US Open e ora le ATP Finals. Due vittorie a testa. Quattro palcoscenici importanti. Ma quattro partite molto diverse”.

“A parte la finale del Roland Garros, che è stata incredibilmente combattuta, le altre tre sfide sono state più sbilanciate. A Wimbledon Sinner è stato nettamente migliore. Allo US Open Carlos è stato nettamente migliore. Alle ATP Finals Sinner è stato di nuovo nettamente migliore. La domanda è: perché? Il servizio ha deciso tutto. Il momento clou di questa settimana a Torino è semplice: Sinner ha servito a un livello completamente diverso, il migliore dell’intero torneo. E non solo il servizio in sé, ma il servizio più il terzo colpo e la capacità di prendere subito il controllo. Allo US Open il servizio di Carlos ha fatto la differenza. Dopo quella finale, se mi avessero chiesto chi avesse il servizio migliore avrei risposto: Alcaraz. Oggi, dopo Torino, non c’è dubbio: Sinner ha il servizio migliore in questo momento”.

“C’è un momento che spiega tutto. Il set point contro di lui nella finale delle ATP Finals nel primo set. Seconda di servizio. Jannik colpisce a 187 km/h nell’angolo, puro rischio. Dopo la partita, ha detto: ‘Avevo tre opzioni. Ho scelto la più rischiosa. Se dovevo perdere il set, dovevo farlo alle mie condizioni’. Questa è la mentalità d’élite. La mentalità necessaria per vincere queste finali. Ed è esattamente quello che ha imparato dopo lo US Open. Carlos non ha giocato al meglio. Troppi errori non forzati di rovescio. Momenti di calo di concentrazione sul dritto. Forse stanchezza di fine stagione, forse semplicemente gli manca la stessa sicurezza indoor”.

“Ma la risposta è chiara: se vuole dominare nel 2026 deve iniziare a migliorare i primi due colpi: il servizio e la risposta. Alcaraz deve alzare il livello perché Sinner è attualmente il numero uno al mondo nel servizio e nella risposta. È unico. Abbiamo avuto giocatori che dominavano un lato dell’equazione: Roger nel servizio, Rafa e Novak nella risposta, ma mai entrambi. Questa è una novità nella storia del tennis. Il 2026 si preannuncia già incredibile”, ha concluso Mouratoglou, coach che in carriera ha allenato, tra gli altri, gente come Serena Williams, Simona Halep, Holger Rune, Stefanos Tsitsipas e, ultima, dalla quale si è separato la scorsa estate, Naomi Osaka.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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