
L'altoatesino ha ribadito che la sospensione di tre mesi per il "Caso Clostebol" ha alimentato la sua sete di vittorie.
Prima di pensare ai prossimi appuntamenti stagionali, è ancora tempo di riflessioni per Jannik Sinner dopo lo splendido successo a Wimbledon, il primo di un italiano nel torneo londinese del Grande Slam. Intervistato dalla ‘BBC’, il numero 1 al mondo ha voluto mettere definitivamente in chiaro un punto: la sospensione di tre mesi per il “Caso Clostebol” non ha fatto altro che aumentare la sua sete di vittorie.
“Ho avuto modo di parlarne anche con Iga – ha detto Sinner riferendosi a Swiatek, la vincitrice del torneo femminile, che come lui ha vissuto un momento difficile fuori dai campi di gioco, nel caso specifico sul finire della passata stagione -. In un certo senso abbiamo festeggiato anche di più, perché sia io sia lei abbiamo passato un momento duro”.
“Soltanto io, il mio team e chi mi è vicino sa com’è andata e credo che lo stesso discorso valga anche per Iga e la sua squadra. C’è sempre qualcuno che crede in te e chi meno, vale per ogni contesto. Tutto ciò ha però reso questa vittoria ancora più speciale, perché arriva al termine di mesi a dir poco stressanti”.
Dopo la sospensione di tre mesi concordata con la Wada, Jannik Sinner è tornato ad altissimo livello sin da subito, conquistando un posto in finale agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, dove si è però arreso a Carlos Alcaraz. Le cose sono andate diversamente a Wimbledon, dove l’altoatesino è riuscito a sfatare il tabù portando a casa il suo quarto torneo del Grande Slam in carriera.