La capitana dell'Italia di Billie Jean King Cup presente alla camera ardente.
La capitana dell’Italia di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin, presente alla camera ardente di Nicola Pietrangeli, ha voluto lasciare il suo ricordo dell’uomo simbolo del tennis italiano.
“Amava il tennis femminile – dice Tathiana -. Nei giorni in cui Jannik vinse il Next Gen, si parlava con Nicola e Lea Pericoli e lui diceva sempre che le donne dovevano fare le palle corte. Di consigli divertenti ne abbiamo sentiti tanti, lo ricordiamo con tanto amore. Nicola è una persona straordinaria che ci ha lasciato un ricordo importante, non solo per la leggenda che era ma perché era una persona che sapeva portare sorriso anche nei momenti più difficili. Come Lea Pericoli, Nicola ha portato tanta eleganza sportività. Oggi abbiamo degli idoli, dei ragazzi straordinari che portano degli esempi che fanno bene allo sport in generale”.
48enne di Venezia, Garbin da giocatrice è stata numero 22 del mondo nel 2007. Nel 2004 al secondo turno del Roland Garros ottenne la sua vittoria più prestigiosa battendo colei che in quel momento era la numero 1, la belga Justine Henin. Proprio a Parigi, nel 2007, ha ottenuto la sua miglior prestazione in uno Slam, gli ottavi di finale. Ha vinto un torneo WTA, a Budapest nel 2000. Ritiratasi dall’agonismo nel 2011, dal 2016 è la capitana della squadra azzurra di Billie Jean King Cup, che ha portato alla finale persa con il Canada nel 2023 e ai trionfi nel 2024 con la Slovacchia e nel 2025 con gli Stati Uniti.
Pietrangeli, nato a Tunisi, allora protettorato francese, l’11 settembre 1933, dopo la seconda guerra mondiale si trasferì in Italia, a Roma. È stato il primo italiano a vincere un torneo del Grande Slam, il Roland Garros, per due volte, nel 1959 e nel 1960, perdendo anche due finali, nel 1961 e nel 1964. Si è aggiudicato anche due edizioni degli Internazionali d’Italia, nel 1957 a Roma e nel 1961 a Torino, e tre del torneo di Monte Carlo nel 1961, 1967 e 1968. In totale ha vinto 48 tornei nell’arco di tempo che va dal 1955 al 1970. È stato anche un grande doppista: ha vinto 11 tornei in coppia con Orlando Sirola, tra questi il Roland Garros nel 1959 e Roma nel 1960.