La reazione dopo il ricorso della WADA è forte e chiara.
Jannik Sinner rompe il silenzio dopo la decisione della WADA di presentare un ricorso contro la sua assoluzione dopo il caso Clostebol. L’altoatesino ha affrontato la vicenda da Pechino, in seguito alla vittoria su Roman Safiullin (battuto con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-3). E in conferenza stampa il numero 1 del circuito ATP ha fatto il punto della situazione.
“Mi sento molto deluso e anche sorpreso – ha dichiarato Sinner ai giornalisti presenti a Pechino -. La mia sensazione è questa, anche perché abbiamo avuto tre udienze e tutte erano andate molto bene per me. Poi non è possibile controllare tutto, giusto? Io sapevo da due giorni che il ricorso ci sarebbe stato, e che oggi la cosa sarebbe diventata ufficiale. In generale, però, resta una sorpresa per me”.
“Il fatto è che mi sorprende proprio che l’appello ci sia. Stiamo parlando sempre della stessa cosa, e forse vogliono solo essere sicuri che sia tutto nella posizione in cui dovrebbe essere. In ogni caso sono pienamente convinto che alla fine risulterò innocente”, ha concluso Sinner sulla vicenda.
“L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al Clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024”, è il documento con cui il ricorso era stato ufficializzato. “Assenza di colpa o negligenza” è l’aspetto che nel documento si contesta al tennista italiano.