
Boris Becker non ha risparmiato un giudizio piuttosto aspro sulla prestazione dell'altoatesino nella finale di Flushing Meadows.
La finale maschile degli US Open 2025, vinta da Carlos Alcaraz ai danni di Jannik Sinner, resta uno dei principali temi di discussione nel mondo del tennis. Il match, in particolare, sembra non aver soddisfatto le esigenze di spettatore di uno dei grandi della racchetta, Boris Becker, che nel corso del podcast che cura assieme ad Andrea Petkovic non ha usato mezzi termini a riguardo.
“Sono una persona abituata a dire le cose come stanno e non posso nascondere la mia delusione – ha chiosato Becker -. Mi aspettavo di più dalla partita: complimenti comunque ad Alcaraz, che rispetto a un anno fa gioca un tennis decisamente migliore ed è capace di cambiare ritmo variando i colpi. Ha un gran servizio, una volée efficace, usa il rovescio in slice e colpisce di diritto in modo imprendibile”.
Molto diverso il giudizio su Jannik Sinner: “Penso che, per la prima volta, il suo gioco sia stato un po’ stagnante” ha sentenziato l’ex tennista tedesco, vincitore dell’edizione 1989 degli US Open dopo aver battuto in finale Ivan Lendl in quattro set. Parole molto diverse rispetto a quelle post-Wimbledon, in cui Becker era stato uno dei primi a elogiare il gioco dell’altoatesino.
Le dichiarazioni di Becker rappresentano un netto cambio di rotta rispetto ai giudizi espressi in passato sull’attuale numero 2 al mondo. Solo a luglio, dopo il trionfo di Sinner a Wimbledon, l’ex numero 1 aveva dichiarato: “Il suo più grande avversario è se stesso riflesso allo specchio. È sempre stato molto concentrato, la sua personalità è unica al mondo. Carlos Alcaraz può batterlo quando è in una buona giornata, anche Medvedev e Fritz potrebbero avere la meglio in partita secca, però sulla continuità Sinner è imbattibile in questo momento”.
Non è il solo il tedesco ad aver analizzato criticamente la prestazione di Sinner nella finale di Flushing Meadows. Anche Toni Nadal, zio e storico coach di Rafael Nadal, ha espresso un giudizio severo dalle pagine di ‘El Pais’: “Forse domenica non abbiamo visto la miglior versione di Jannik, ma mi azzardo a dire che, anche se avesse giocato al massimo, dubito che sarebbe riuscito a contrastare Carlos. Il primo set del murciano è stato uno dei migliori, se non il migliore, che io gli abbia mai visto giocare”.
“Il suo straordinario livello tennistico, la sua grinta incredibile, la sua grande creatività, potenza e intelligenza hanno lasciato Sinner completamente sopraffatto dall’intensità, dalla varietà e dalla qualità dei colpi del suo rivale” ha aggiunto Toni Nadal. Una valutazione che si inserisce in una rivalità sempre più accesa, a livello sportivo, tra i due giovani campioni, che negli ultimi mesi hanno regalato spettacolo sui campi di tutto il mondo.
Becker stesso, commentando la finale del Roland Garros tra i due, aveva definito quell’incontro “una delle migliori finali del Grande Slam che abbia mai avuto il privilegio di commentare”, paragonandola alle storiche sfide tra Federer-Nadal a Wimbledon 2008 e Djokovic-Nadal agli Australian Open 2012.