Si parla con insistenza della possibile collaborazione tra i due dopo la vicenda Carlos Alcaraz.
A metà dicembre c’è stata l’inaspettata separazione tra Juan Carlos Ferrero e Carlos Alcaraz: i due stavano preparando insieme la prossima stagione e non c’erano state avvisaglie di un possibile divorzio: “Come in tutti i contratti, una parte tira in una direzione e l’altra in un’altra. L’entourage di Carlos pensa a ciò che è meglio per lui, e il mio pensa a ciò che è meglio per me. C’erano alcune questioni su cui entrambe le parti erano in disaccordo. Forse si sarebbero potute risolvere se ci fossimo seduti a parlare, ma alla fine non l’abbiamo fatto e abbiamo deciso di non continuare insieme” ha dichiarato qualche giorno fa Ferrero a Marca.
Il divorzio tra il coach spagnolo e Carlos Alcaraz ha alimentato le voci sulla possibile collaborazione tra Ferrero e Jannik Sinner. Intervistato da Il Nord Est, l’ex coach di Jasmine Paolini Renzo Furlan ha bocciato l’idea: “Tutto è possibile ma sinceramente non vedo due personalità che si sposerebbero così bene assieme. Ferrero è eccessivamente rigido, Darren Cahill e Simone Vagnozzi invece funzionano perfettamente perché sono due grandi comunicatori, sono empatici e lasciano a Sinner i suoi spazi”.
Furlan ha poi detto la sua sulla situazione del tennis maschile. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono destinati a dominare ancora per molti anni ma non bisogna escludere sorprese: “Rune, classe 2003, nonostante il serio infortunio che lo ha colpito tornerà ad alti livelli, come Musetti è un potenziale numero 3. Poi c’è Fonseca, il brasiliano, che arriverà prima o poi ma non so dove e Mensik che ha vinto il 1000 di Miami. Quindi per rispondere alla domanda il dominio di Sinner e Alcaraz non durerà solo nel 2026 ma per altri due o tre anni”.
L’ex coach di Jasmine Paolini ha poi continuato su Jannik Sinner: “Quando dopo gli Us Open disse che il suo gioco doveva diventare più imprevedibile intendeva dire tante cose: essere più aggressivo, avere più estro, più profondità, usare più spesso la smorzata e il back per rompere il ritmo. Lo sta facendo e continuerà a farlo, ne sono certo”.
“Sono sicuro che al Roland Garros lo vedremo con il coltello tra i denti perché è l’unico Slam che gli manca e ci tiene molto a completare il suo palmares. Ma cercherà di ottenere il massimo ovunque”. Tra gli obiettivi di Jannik Sinner ci sono anche gli Internazionali di Roma: l’ultima vittoria di un italiano risale al 1976, quando Adriano Panatta superò in finale l’argentino Guillermo Vilas.