Jannik Sinner domina, due set perfetti contro Andrey Rublev

Due set per raccontare un dominio: Jannik Sinner ha letteralmente travolto Andrey Rublev con un 6-1 6-3 che racconta molto.

Due set per raccontare un dominio: Jannik Sinner ha letteralmente travolto Andrey Rublev con un 6-1 6-3 che racconta molto più della semplice somma di game. Una prestazione scintillante dell’azzurro, che ha dettato il ritmo, gestito la pressione e martellato con continuità un avversario sempre più frustrato e senza soluzioni.

Sinner parte al servizio e affronta subito due palle break. È l’unico vero momento di difficoltà del set. Le annulla con personalità e da lì cambia la partita: da 15-40 nel primo game, Sinner conquista 20 dei successivi 24 punti. In campo c’è una sola direzione, quella dettata dai piedi rapidi e dalle accelerazioni chirurgiche dell’altoatesino. Rublev, pur cercando di spingere con il diritto, si vede rispedire ogni palla indietro con più peso e più precisione.

Le statistiche parlano chiaro: Jannik vince 11 punti su 15 in risposta sulla seconda di servizio del russo, piazza 3 ace (tutti a chiudere game), e concede appena 3 gratuiti contro i 12 dell’avversario. Il suo diritto, valutato 9.6 su 10 per qualità media, è un’arma insostenibile per Rublev, fermo a un ben più modesto 6.5. Il primo set si chiude 6-1, con l’ennesimo turno di battuta a zero e un ace finale.

Rublev tiene il primo game, ma l’inerzia è ancora tutta in mano a Sinner. Al secondo game utile in risposta arriva il break: un diritto anomalo lungolinea seguito da una chiusura chirurgica manda il russo fuori giri. Rublev cerca di reagire, lotta nel game più lungo dell’incontro (14 punti), ma cede ancora il servizio da 40-0, vittima delle difese impenetrabili e dei ribaltamenti di fronte rapidissimi dell’azzurro.

Sinner si concede appena 3 punti al servizio nell’intero secondo set, con una serie impressionante di 20 punti consecutivi tenuti alla battuta. Il controllo è totale: nelle fasi più lunghe degli scambi (oltre 5 colpi), Jannik domina, imponendo ritmo, variazioni e profondità. Rublev, pur generoso, è costretto a correre, spesso senza costrutto, e chiude il set e il match con un rovescio sul nastro su una risposta velenosa di Sinner.

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