Jannik Sinner, Darren Cahill svela un retroscena dopo il trionfo

Il coach australiano ha fatto una sincera confessione dopo lo storico successo del numero uno del mondo a Wimbledon

Darren Cahill, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato del trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon. “Penso che felice non renda l’idea di come mi sento dopo questi tre anni – ha esordito -. Quando abbiamo cominciato pensavo avesse un gioco buono per l’erba: per come si muoveva, per come serviva”.

“E una volta che ha cominciato a sentirsi a suo agio su questa superficie, le cose sono cambiate in fretta – ha aggiunto il coach australiano -: quel primo anno ha spinto Novak al limite ai quarti di finale, andando avanti un paio di set. Ha continuato a migliorare sempre e penso che i risultati mostrino esattamente quello. Felice non credo basti a raccontare quello che Jannik è riuscito ad ottenere negli ultimi due anni. E il merito è suo, di quello che ha fatto”.

Quindi ha svelato un retroscena: dopo il primo set conquistato da Carlos Alcaraz in una maniera simile a quella in cui lo aveva vinto Jannik nella finale del Roland Garros, Vagnozzi era fiducioso, mentre Cahill un po’ meno: “Io però non la vedevo allo stesso modo”.

“Jannik è un bravo ragazzo, ha sempre un sorriso in volto, la persona che vedete in campo concentrata e attenta ai dettagli, non è la stessa che vediamo fuori: è un ragazzo divertente e adorabile, che scherza tutto il tempo e ama la compagnia di chi gli sta attorno. Cucina, fa casini, fa un sacco di errori di cui ridiamo sempre sopra. Si diverte come ogni normale 23enne”.

“Ma in campo ha una mentalità speciale, ed è il motivo per cui lui e Carlos stanno facendo quello che stanno facendo. Penso che la loro rivalità sia già incredibile e che non possa che migliorare visto che questi due continueranno a spingersi. E che ci sono altri giovani giocatori che bussano alla porta: non credo sarà uno show solo per due” ha concluso Cahill.

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