Flavio Cobolli fa un’ammissione su Jannik Sinner

Articolo di Martino Davidi

Intervista a tutto campo del tennista romano al Tg1.

Flavio Cobolli, uno degli eroi dell’ultima Coppa Davis vinta dall’Italia, ha rilasciato un’intervista al Tg1 nella quale ha parlato di tante cose, prima di tutto del fatto che si è allenato con Carlos Alcaraz e dei consigli che gli ha dato il numero 1 del mondo. “Quando fai due ore di allenamento con un tennista giochi per due ore, ma quando le fai con Alcaraz sembrano solo 20 minuti. Lui mi sta dando tanti consigli e anche se non li dice apertamente alcuni, io apprendo comunque”.

Poi il tennista romano ha anche fatto un’ammissione sincera sul suo livello paragonato a quello di Jannik Sinner: “Bisogna essere anche un po’ realisti nella vita, uno ci prova e lavora tutti i giorni per arrivare dove lui ma riconosco che Jannik è in questo momento molto lontano da me”. Sugli aspetti nei quali pensa di poter fare progressi, Cobolli ha risposto così: “Posso migliorare ancora su tutto secondo il mio team, ci sono cose dove mi reputo molto forte ma in altre in effetti ci sono ancora grandi margini di miglioramento”.

Sulla Coppa Davis vinta, infine, Cobolli ha raccontato un aneddoto divertente: “Ho dato il trofeo a mio nonno ma dopo un po’ lui me l’ha restituito, a Roma lo fermavano tutti per strada e non ce la faceva più!” In vista della prossima annata, per la quale ha ovviamente già cominciato a prepararsi, sono ancora giorni di grande festa per Flavio Cobolli, dopo la vittoria contro Jaume Munar che ha regalato all’Italia la sua quarta Coppa Davis complessiva, terza consecutiva.

Un successo arrivato nonostante le assenze di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, sul quale Cobolli è tornato nel corso di una recente intervista concessa al Corriere della Sera. “Ho temuto la figuraccia. Letteralmente – ha spiegato -. Ma con la maglia azzurra addosso le figuracce non sono ammesse. Non succederà mai. A Bologna sono stato costretto a trasformare gli ostacoli in risorsa. Per due volte, ho capovolto situazioni molto negative. In questo sì, ho stupito anche me stesso”.

Dopo il trionfo in Davis, Cobolli è pronto per la svolta definitiva: “Sto maturando per gradi, senza fretta e senza strappi, come piace a me. La mia idea di dove vorrei arrivare ce l’ho chiara, nei top 10. Non so quando, non so bene come, ma a questo punto l’asticella va alzata. Per stare dietro a Jannik e ai top player sono chiamato a colmare le mie debolezze. La mia carriera finora è avanzata a piccoli passi”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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