Le parole del britannico leader del mondiale alla vigilia del weekend decisivo per il titolo piloti.
Lando Norris ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della tre giorni del Gran Premio di Abu Dhabi, ultima e decisiva gara del Mondiale di Formula 1 2025, di cui guida la classifica piloti con 12 punti di vantaggio sul campione del mondo in carica della Red Bull Max Verstappen e 16 sul suo compagno di squadra in McLaren Oscar Piastri. Il britannico quest’anno ha vinto 7 Gran Premi, è partito 7 volte in pole position e ha stabilito 6 giri più veloci in gara, ma ha subito l’incredibile rimonta di Verstappen, il quale, dopo il GP d’Ungheria del 3 agosto, era distante da lui 88 punti e ancora dopo il GP di San Paolo del 9 novembre ne aveva 49, ma Piastri, dopo il GP d’Olanda del 31 agosto, aveva addirittura 104 lunghezze di margine sull’olandese.
Lando Norris cambia sport e sfida Gareth Bale: le foto
“L’approccio? È lo stesso di ogni fine settimana: non cambia nulla. Certo, abbiamo fatto l’analisi dello scorso weekend, come facciamo in realtà dopo ogni fine settimana, per rivedere cosa è successo, cosa è stato positivo e cosa negativo per noi, e anche gli errori commessi. Anche le cose meno evidenti su cui potremmo migliorare. Questi sono i normali colloqui post-gara, inclusi i preparativi per la gara successiva. Per il resto, non cambia nulla, veniamo trattati tutti allo stesso modo all’interno del team. È più emozionante, immagino, per tutti allo stesso tempo. A parte questo, il lavoro e il modo in cui si affronta tutto rimangono gli stessi.”
“Credo che in termini di posizione, ovviamente, io abbia più da perdere, perché sono quello in cima. Farò del mio meglio per rimanerci fino alla fine dell’anno, ancora per qualche giorno! Allo stesso tempo, se le cose non andranno come voglio, ci riproverò l’anno prossimo. Probabilmente soffrirò per un po’, poi la vita è questa, andremo avanti e cercheremo di fare meglio la prossima stagione. Sento anche mentalmente di non avere nulla da perdere, perché è solo una gara, per un campionato, ma tra 30 anni probabilmente non ci penserò più così tanto in entrambi i casi”, ha continuato il britannico della McLaren.
“Cosa significherebbe per me vincere il titolo? Spero che me lo chiederete tra qualche giorno o qualche settimana. Questa è stata tutta la mia vita, è tutto ciò per cui ho lavorato per tutta la vita, quindi significherebbe moltissimo per me, e significherebbe moltissimo per tutti coloro che mi hanno supportato e spinto negli ultimi 16 anni della mia vita, nel tentativo di arrivare a questo punto. Significherebbe tutto. Significherebbe che la mia vita finora è stata un successo e che ho realizzato quel sogno che avevo da bambino. A parte questo, non so cos’altro dire. È una ricompensa per il duro lavoro che si fa, e penso che vada a chi lo merita di più”.