F1, cambia il programma del GP del Qatar: decisione senza precedenti

La decisione presa a Losail non ha precedenti.

Formula 1 che cambia format a poche ore da una sessione potenzialmente decisiva per il mondiale 2023. Il sabato di Losail potrebbe infatti assegnare il titolo a Max Verstappen, nel caso in cui si classificasse almeno sesto nella Sprint Race. Le qualifiche per la gara del sabato sono però state rimandate di 20 minuti a causa dell’aggiunta all’ultimo momento di una ulteriore sessione di prove libere inizialmente non previste.

La FIA ha infatti comunicato che l’orario in cui era inizialmente prevista la Sprint Shootout (le 15 italiane) sarà invece destinato a 10 minuti di prove libere a disposizione dei piloti. Il motivo è quello di prendere confidenza con i track limits di Losail, che tanti problemi avevano provocato venerdì (nel frattempo sono stati modificati quelli in Curva 12 e Curva 13). Per questo motivo, le qualifiche per la Sprint Race si disputeranno a partire dalle 15:20.

Una situazione del genere non ha precedenti. L’unico possibile aggancio nella storia della Formula 1 è quello del Gran Premio di Dallas del 1984, che vide le prove libere slittare di oltre due ore per la necessità di saldare alcuni tombini e migliorare le vie di fuga. Nella domenica di gara, quindi, si procedette a riasfaltare in extremis alcune parti del tracciato: ciò condusse alla cancellazione del warm up e di 10 giri del Gran Premio.

Già venerdì Frederic Vasseur si era lamentato per la situazione di Losail ai microfoni di ‘Sky Sport‘. “Sapevamo già che in Qatar sarebbe potuta andare in questo modo – aveva dichiarato il team principal della Ferrari -. Ma per la F1 non è una bella figura vedere due tempi cancellati per track limits, non lo è per la televisione ed è brutto anche vederlo dal muretto. Anche per noi diventa complesso gestire situazioni del genere. E qui era così anche due anni fa”.

“In vista della gara sono preoccupato. Ci potrebbero essere forti folate di vento, che renderebbero molto complicato gestire i 5 cm che servono ai piloti per restare nei limiti della pista. Diventerà quindi cruciale avere le informazioni in tempo reale, per poterle girare ai nostri piloti. Ma immagino quanto sia dura anche per il direttore di gara, che deve controllare 20 auto. Prima di omologare una pista bisognerebbe pensare anche a queste cose”, aveva aggiunto Vasseur.

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