
L'australiano vince stando in testa dall'inizio e aumenta il vantaggio in classifica su Norris, ritirato a otto giri dalla fine. Hamilton va a sbattere, Leclerc viene speronato da Antonelli.
L’australiano della McLaren Oscar Piastri trionfa nel Gran Premio d’Olanda sul circuito di Zandvoort davanti al campione del mondo della Red Bull e beniamino di casa Max Verstappen. Terzo il franco-algerino della Racing Bulls Isack Hadjar, al primo podio in carriera. Caporetto Ferrari: ritirati sia Lewis Hamilton sia Charles Leclerc, anche se quest’ultimo non per colpa sua.
Solita super partenza di Verstappen, al contrario di Norris che come al solito si avvia malissimo e cede la seconda posizione all’olandese che rischia anche di uscire di pista alla curva Gerlach ma si salva miracolosamente, in testa c’è il poleman Piastri, poco più indietro Leclerc scavalca Russell ed è quinto alle spalle di Hadjar, Hamilton resta settimo. Al nono giro Norris all’esterno della prima curva, la leggendaria Tarzan, sorpassa Verstappen che rimane nettamente sorpreso perché non tenta minimamente di resistere, come invece fa abitualmente.
Alla fine del ventiduesimo giro il primo a fermarsi tra i big per il cambio gomme è Leclerc, subito dopo Hamilton va a sbattere alla quarta curva, la Hugenholtz, e in pista entra la safety-car così tutti ne approfittano per effettuare il pit-stop, con una leggera pioggerella che sta cadendo. In questo modo, quando la safety-car si fa da parte, Leclerc ha perso la quinta posizione a favore di Russell ma c’è anche una leggera pioggerella che sta cadendo ma che cessa quasi subito.
Al trentatreesimo giro, subito dopo una veloce virtual safety-car per togliere un detrito in pista, Leclerc supera stupendamente Russell uscendo quasi completamente di pista all’interno di una curva, il britannico tenta il contrattacco sul rettilineo dei box ma il monegasco della Ferrari resiste. Ma essendo una manovra da Formula 1 dei tempi d’oro, aggiungendo poi che la Mercedes di Russell è danneggiata tanto che il britannico deve far passare Antonelli su ordine del team, il sorpasso è incredibilmente sotto indagine da parte dei commissari e il verdetto arriverà solo a fine gara.
Ma il verdetto improvvisamente perde di interesse perché quando il monegasco si ferma per il secondo pit-stop alla fine del cinquantaduesimo giro, alla curva Hugenholtz Antonelli che arriva di gran carriera e tenta di sorpassarlo ma con la gomma anteriore destra sperona la posteriore sinistra di Leclerc che va in testacoda, va a sbattere e si deve ritirare, l’italiano invece riesce a continuare ma giustamente si becca 10 secondi di penalità. Ovviamente la safety-car torna in pista e ovviamente tutti ne approfittano per effettuare il secondo pit-stop. Per giunta a Kimi vengono inflitti ulteriori 5 secondi di penalità per eccesso di velocità ai box.
Al sessantacinquesimo giro il colpo di scena: Norris si ferma lungo il percorso con il motore in fumo: anche questo è un episodio da vecchia Formula 1 in un’epoca di affidabilità incredibile per tutte le vetture! Safety-car per la terza volta in pista ma non cambia nulla e Piastri trionfa per la nona volta in carriera, la settima in stagione davanti a Verstappen e a Hadjar, che a 21 anni ancora da compiere, quinto più giovane di sempre, e al suo 14° Gran Premio conquista il suo primo podio. Nella classifica del mondiale Piastri aumenta il suo vantaggio a 34 punti su Norris e a 104 su Verstappen, la Ferrari resta seconda nella classifica costruttori con sole 12 lunghezze sulla Mercedes che ha piazzato Russell in quarta posizione.
Quinto il thailandese Alexander Albon sulla Williams, sesto il britannico Oliver Bearman sulla Haas, settimo e ottavo il canadese Lance Stroll e il 44enne spagnolo Fernando Alonso con le Aston Martin, nono il giapponese Yuki Tsunoda sulla seconda Red Bull, chiude la zona punti il francese Esteban Ocon, decimo con la seconda Haas. Piastri ha anche fatto il Grande Slam: pole, vittoria restando in testa dal primo all’ultimo giro e giro più veloce: l’ultimo a riuscirci con la McLaren era stato Mika Hakkinen nel GP di Monaco del 1998. Tra una settimana la stagione europea si chiude con il Gran Premio d’Italia a Monza.