Campana: “Svolta dopo l’Europeo”

Enrico Campana, prima firma italiana nel basket, non si tira indietro nell’analizzare la deludente spedizione europea per Sportal.it.
 
Cosa manca all’Italia per arrivare tra le prime quattro d’Europa?
“Manca la capacità di costruire una squadra dalla mentalità vincente con giocatori che sono vincenti come Belinelli che ha vinto un titolo NBA, Bargnani che è stato la prima scelta al draft e Gallinari che è pari livello con Melo. Tuttavia la somma dei singoli non garantisce la giusta alchimia per arrivare alla vittoria finale. I singoli hanno dimostrato il loro valore individuale battendo la Spagna con 105 punti (solo gli USA hanno fatto meglio di recente), ma questo sistema può mostrare dei limiti come con la Lituania.
Nella squadra mancano un vero playmaker ed un centro, difetto messo ben in mostra da Valanciunas che ha giocato la sua miglior partita dell’Europeo contro un Bargnani non in grado di tenerlo difensivamente”.
 
Qual è ora la tua squadra favorita per vincere il torneo?
“Arrivati in semifinale ogni squadra ha il 25% di probabilità di vincere il torneo. La Serbia ha la panchina più forte ed il miglior gioco (50 punti dalla panchina contro la Repubblica Ceca), la Spagna ha un Pau Gasol in grande spolvero (mai così bene nel tiro da 3) ed un gran contributo da Mirotic, la Lituania ha il miglior pivot del continente con Valanciunas ed un gran lottatore come Maciulis (gran errore di Scariolo mandarlo via), la Francia ha avuto un calendario facile ma è la prima squadra nei rimbalzi con Gobert, ha 4 giocatori NBA giovani. Gioca con Tony Parker, il re del pick and roll e ha cambi di ritmo pazzeschi che nessun’altra squadra può vantare”.
 
Qual è stato il miglior giocatore del torneo per l’Italia?
“Gallinari perché ha segnato i canestri più importanti come quello che ci ha portato all’overtime con la Germania e con la Lituania, perché ha surrogato la mancanza di un pivot e perché ha fatto innamorare gli sportivi anche non appassionati di pallacanestro con il suo gioco incredibile e la sua personalità da lottatore. Più di qualcuno ha vociferato che lo scambio con Carmelo Anthony sia stato un errore per i New York Knicks“.
 
E secondo te l’Italia cosa deve fare in futuro?
“Penso che ci sarà un redde rationem dopo gli Europei. C’è il contratto di Pianigiani fino agli Olimpiadi, ma mi chiedo, se alle Olimpiadi non ci siamo ancora andati, quel contratto è impugnabile o meno? Gallinari ha detto “mi sono rotto le scatole di continuare a perdere”, bisogna partire da questa frase, vedendo qual è la disponibilità dei giocatori azzurri in un ciclo di 2 o 3 anni e poi fare una scelta precisa. Si può confermare lo staff tecnico a patto che arrivi un personaggio di grande prestigio internazionale con grandi risultati internazionali che Pianigiani ancora non ha per ragioni d’esperienza. Fatto salvo il valore dell’allenatore e della persona.
Purtroppo Pianigiani è uscito sulla ruota della nazionale a sorpresa perché in quel momento Petrucci non era il presidente e la gestione del basket era di un certo signore di Siena.
Faccio due nomi da quello che so: o ritorno di Messina o Tanjevic come responsabile del settore squadra nazionale e quindi con l’abolizione del ruolo di ct per Pianigiani ma come succede nella federazione americana dove Krzyzewski è allenatore e non ct, nominato da un direttivo a cui deve rendere conto. Concludo la mia analisi dicendo che in Italia dobbiamo smetterla di enfatizzare la figura del ct”.

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