
"Grande Slam? Se sono loro due gli unici contendenti sì; avere anche altri giocatori sullo stesso piano renderebbe le cose più complicate"
Paolo Bertolucci è tornato a parlare a News.Superscommesse.it della finale di Wimbledon: “Due sono state la chiavi di volta. A Parigi, sulla terra rossa, è possibile fare certe cose che Alcaraz ha compiuto bene, essendone uno specialista; sull’erba erba, però, sono impossibili da eseguire le stesse operazioni. E, poi, la stessa sconfitta di Parigi (giocando, però, una gara alla pari) ha dato la convinzione a Sinner di poter ribaltare la situazione sull’erba di Wimbledon”.
“Nei prossimi tre anni è difficile per me che si possa uscire da questo duopolio. Grande Slam? Se son loro due i veri e unici contendenti sì; se no, diventa più difficile, perché avere anche altri giocatori sullo stesso piano renderebbe le cose molto più complicate”.
Capitolo Italia: “Noi siamo di gran lunga la Nazionale migliore al mondo. Se saremo al completo, solo un cataclisma potrebbe farci non vincere. Siamo nettamente i più forti. Poi, certo, vediamo anche le altre. Un esempio? La Spagna, senza Alcaraz, non vale nulla”.
Chiosa su Flavio Cobolli: “Mi aspettavo una sua crescita sulla terra battuta, mentre nutrivo dei dubbi sulle altre superfici. Invece, nell’ultimo anno è cresciuto tantissimo ovunque. Quando si hanno quella gamba, quel cuore e quella grinta si può andare molto lontano, in questo sport”.