Fabio Fognini si commuove per Nicola Pietrangeli: “Buon viaggio, leggenda”

Articolo di Luca Giorgetti

Il ligure ha omaggiato il leggendario tennista Azzurro con un post pubblicato sul proprio account Instagram

Sono tantissime le reazioni del mondo del tennis, e non solo, alla morte di Nicola Pietrangeli, scomparso in mattinata all’età di 92 anni. Tra queste vi è quella di Fabio Fognini che si è affidato ai propri canali social per ricordare una delle icone del tennis italiano. Il ligure, che ha recentemente appeso la racchetta al chiodo, ha postato sul proprio account Instagram una foto che lo ritrae al fianco di Pietrangeli durante la premiazione del Masters 1000 di Monte Carlo. In quell’edizione Fognini trionfò in finale avendo la meglio su Dusan Lajovic dopo l’impresa contro Rafael Nadal in semifinale.

“Caro Nick, se ne va un pezzo enorme della nostra storia – ha scritto il tennista taggiasco -. Questa foto a Monte Carlo per me vale tutto: il tuo esempio, la tua ironia, la tua luce. Hai insegnato a tutti cosa significa vincere davvero. Buon viaggio, leggenda”. Nato a Tunisi nel 1933, Pietrangeli ha vinto il Roland Garros in singolare nel 1959 e nel 1960, scrivendo la storia del tennis del Belpaese. Sempre nel torneo parigino raggiunse la finale in altre due occasioni, nel 1958 e nel 1961, e vinse il torneo di doppio nel 1959 in coppia con Orlando Sirola. Numero 3 del mondo nel 1959 e nel 1960, fu specialista e grande dominatore sulla terra rossa e divenne l’icona del tennis italiano nel mondo, spingendo tanti ragazzi ad avvicinarsi a questo splendido sport per cercare di emularne le gesta.

Fiore all’occhiello della sua carriera è la Coppa Davis, dove fu protagonista assoluto: detiene il record mondiale di incontri disputati e vinti, con 164 presenze complessive e 120 vittorie. Non riuscì mai a conquistare l’insalatiera da giocatore ma raggiunse due volte la finale nel 1960 e nel 1961. La vinse poi come capitano non giocatore nel 1976. Si aggiudicò complessivamente 55 tornei in carriera tra singolare e doppio, e conquistò anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968. E’ inoltre l’unico tennista italiano entrato nella International Tennis Hall of Fame (nel 1986).

Negli ultimi anni aveva commentato spesso le imprese di Jannik Sinner, riconoscendogli il talento ma non risparmiando qualche frecciata, com’era sempre nel suo stile: “Dovete smetterla di pensare che sia un rosicone perchè Jannik è diventato un campione. Io sono felice e orgoglioso di vedere l’Italia del tennis dominare il mondo”, aveva detto in una delle sue ultime interviste alla Gazzetta dello Sport. Sul duello tra Sinner e Alcaraz si era espresso così: “Jannik è fortissimo, inarrivabile… Alcaraz è un cavallo pazzo, fa tutto lui. Sbaglia, poi fa punti fenomenali, non sai mai cosa aspettarti. Però il nostro è così forte che in tutti i match potrebbe partire lasciando ai rivali qualche 15 di vantaggio. Vincerebbe lo stesso”.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

TG SPORT

Articoli correlati