Il tennista ligure, che arriva da un 2025 contraddistinto da alti e bassi, si affiderà a una nuova guida tecnica per la prossima stagione.
Matteo Arnaldi è pronto a dare una svolta alla propria carriera. Dopo un 2025 complicato, segnato da un infortunio al piede e da risultati al di sotto delle aspettative che lo hanno fatto scivolare fino al numero 61 del ranking mondiale, il tennista ligure ha deciso di cambiare rotta e affidarsi a una nuova guida tecnica: la scelta è ricaduta su Marcel du Coudray, che entrerà ufficialmente nel suo team a partire dal 2026. Il percorso con Alessandro Petrone, allenatore che lo aveva seguito negli ultimi cinque anni e con cui aveva raggiunto traguardi importanti, tra cui la storica Coppa Davis del 2023, si è dunque concluso: Arnaldi guarda ora avanti, con l’obiettivo di ritrovare continuità e tornare a esprimere il livello che lo aveva portato, nell’agosto 2024, fino alla ventinovesima posizione nel ranking.
Il nuovo corso inizierà già nelle prime settimane del 2026, con gli appuntamenti australiani di Brisbane, dal 4 all’11 gennaio, e Adelaide, dove Arnaldi sarà affiancato dal nuovo coach insieme al resto dello staff, rimasto invariato, composto da Matteo Civarolo, Diego Silva, Filippo Ferraris e Simone Sestagalli. Du Coudray, classe 1977, vanta collaborazioni con nomi di spicco come l’ex numero 3 ATP Nikolay Davydenko, Kamil Majchrzak, il doppio Peers/Kontinen e il sudafricano Lloyd Harris, arrivato fino al numero 31 della graduatoria mondiale nel 2021. Più di recente ha collaborato anche con giovani britannici come Jacob Fearnley e Johannus Monday.
Arnaldi arriva da una stagione non facile, il cui bilancio complessivo racconta diversi alti e bassi, con qualche vittoria di prestigio ma senza continuità. Il Madrid Open ha rappresentato il punto più alto, con le vittorie su Djokovic e Tiafoe e l’approdo ai quarti, dove è stato eliminato da Jack Draper. Molto più complicata la seconda parte: quarti a Ginevra ancora contro Djokovic, secondo turno al Roland Garros dopo aver battuto Auger-Aliassime, uscite premature al primo turno a Wimbledon e al terzo a Washington e Toronto (dove aveva illuso contro Zverev vincendo il primo set), fino a quattro eliminazioni consecutive al debutto, compresa quella agli US Open contro Cerundolo, nonostante l’iniziale vantaggio di due set contro l’argentino.
Il finale di stagione ha confermato le difficoltà: fuori dalle qualificazioni al China Open, secondo turno a Shanghai, un buon percorso a Vienna fino agli ottavi (ancora fermato da Zverev) e infine lo stop al primo turno di qualificazione al Paris Masters. Arnaldi, che nel 2023 aveva partecipato attivamente alle vittoriose finali di Coppa Davis, non è stato convocato per la seconda volta di fila alla Final Eight.
Arnaldi ha voglia di risalire nel 2026, dimenticando gli infortuni e i risultati altalenanti che lo hanno fatto scivolare fuori dalla Top 50. L’arrivo di Marcel du Coudray segna infatti l’inizio di una nuova fase: il tennista ligure punta a ritrovare continuità e fiducia già dai tornei australiani, con l’obiettivo di rilanciarsi e tornare protagonista nel circuito ATP.