L’urlo di Sinner terrorizza anche l’Occidente (e forse anche Mannarino che lo criticò)

A Cincinnati, contro il francese Adrian Mannarino, il fuoriclasse altoatesino cercherà la vittoria consecutiva numero 24 sul cemento.

Raramente si è visto uno Jannik Sinner così: al termine del match vinto contro Diallo a Cincinnati si è sfogato con un urlo liberatorio e ha subito chiesto ai componenti del suo staff di prenotare un campo per potersi allenare, per lavorare sugli errori commessi contro il gigantesco canadese (è alto oltre 2 metri) e prepararsi al meglio per i futuri appuntamenti sul cemento.

Contro il navigato francese Adrian Mannarino il fuoriclasse altoatesino cercherà la vittoria consecutiva numero 24 sulla superficie veloce: nel terzo millennio ci sono riusciti soltanto Roger Federer, il suo idolo da bambino, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray.

Se Bruce Lee, nel 1972, con il suo ‘L’urlo di Chen terrorizza l’Occidente’, Jannik ha mandato un avvertimento al transalpino di origini calabresi, un mancino che sul cemento può creare grattacapi a tutti, anche a sé stesso, come si evince dall’imbarazzante scena che lo ha visto come protagonista nel 2024.

Sinner e Mannarino si sono affrontati in tre precedenti, tutti vinti dall’azzurro, che conduce quindi con un parziale di 3-0. L’ultimo incontro risale al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells nel 2023, quando Sinner vinse in due set.

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