Il campione azzurro ha trascinato a vette inesplorate l'intero movimento del tennis italiano
Jannik Sinner ha mandato in orbita il tennis italiano come mai successo nella storia. Il fuoriclasse altoatesino in questo 2025 ha trionfato per la prima volta a Wimbledon, ha rivinto le Finals e si è riconfermato agli Australian Open. Inoltre ha ispirato il lungo dominio dell’Italia in Coppa Davis, con gli Azzurri che hanno messo a segno una pazzesca tripletta anche senza la sua guida. Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi non nasconde la soddisfazione per il momento d’oro della disciplina.
“In termini di risultati mi basterebbe un quinto di quanto abbiamo ottenuto negli ultimi due anni – ha detto Binaghi in una intervista a Libero -. Sinner risponde sempre con i risultati e mette a tacere tutti. Lasciamo parlare certi opinionisti da strapazzo: noi conosciamo Sinner da quando era bambino. Meriterebbe una vera statua”, è arrivato addirittura a proporre Binaghi, che non si è sbilanciato invece sul ritorno di Sinner nella prossima Coppa Davis. “Se giocherà il prossimo anno non lo so, noi lo speriamo”.
“Ma abbiamo dimostrato di poter vincere la Davis anche senza il miglior tennista al mondo. È un momento irripetibile per il nostro sport”, ha dichiarato con orgoglio Binaghi. L’Italia potrebbe arrivare addirittura a proporre Roma come quinto torneo del Grande Slam: “Servono tre requisiti fondamentali: un tennis italiano al vertice, e oggi lo è; una forte credibilità internazionale, che possiamo vantare anche grazie a Gaudenzi alla guida dell’ATP; e infine un investimento che sarebbe comunque nettamente inferiore a quello sostenuto per Milano-Cortina”.
Binaghi ha fissato l’obiettivo per il 2026: “Il sogno sarebbe vincere a Roma in campo maschile: non accade da 50 anni, era il 1976”. I numeri del tennis nostrano: “Parlano i dati. Quelli dei tesserati contano relativamente, anche se i nostri, che in tre anni sono raddoppiati, lo scorso anno erano 1.085.901 contro 1.121.495 di quelli del calcio”.
“E’ il numero dei praticanti a essere esaltante: i nostri del tennis e del padel, secondo gli ultimi dati Nielsen, sono 6.237.000 e stanno raggiungendo quelli del calcio: 6.533.000. Cinque anni fa il calcio era nettamente davanti, c’era una differenza del 39%”.