L'ex campione della racchetta ha confrontato l'era attuale con quella che lo ha visto protagonista con Federer e Djokovic.
Non sono passate inosservate, fra gli appassionati e gli addetti ai lavori, le parole che Rafa Nadal, intervistato dall’ex campione di calcio Jorge Valdano nella trasmissione che quest’ultimo cura sull’emittente spagnola Movistar+, ha riservato ai due fenomeni attuali del tennis mondiale, l’azzurro Jannik Sinner e il murciano Carlos Alcaraz.
Inevitabilmente, infatti, il discorso è arrivato al confronto fra l’era attuale e quella dei ‘Big 3’, cioè lo stesso Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic al massimo delle loro possibilità: “Il fatto che noi fossimo in tre e non in due non ci ha dato tempo per rilassarci – ha detto Nadal -. Non abbiamo mai smesso di cercare il limite, non avevamo margine per saltare tornei”.
“La grandezza della nostra epoca è questa perché il gioco non è cambiato molto, forse si colpisce un po’ più forte – ha detto ancora Nadal -. Per quel che riguarda la rivalità, non voglio togliere nulla a Sinner e Alcaraz, si stanno comportando bene: siamo stati noi tre, però, a far capire a tutti che si poteva essere rivali in campo senza odiare l’avversario”.
L’epoca dei ‘Big 3’ è durata per oltre tre lustri e ha visto Nadal, Federer e Djokovic lasciare sul campo appena 14 tornei del Grande Slam sui 76 disputati. Un’era per molti irripetibile, almeno fino all’ascesa di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz che, a loro volta, sin sono divisi tutti gli otto tornei dello Slam disputatisi fra il 2024 e il 2025 (Alcaraz ha vinto anche nel 2023, a Wimbledon).
