
Il supercoach australiano ha spiegato l'aspetto principale dell'evoluzione del gioco dell'attuale numero 1 al mondo.
Reduce dalla vittoria a Cincinnati contro Gabriel Diallo, la numero 23 consecutiva sul cemento, Jannik Sinner sta continuando la sua corsa con l’obiettivo di completare l’intera annata al primo posto nel ranking ATP. Un risultato non solo possibile grazie alle indiscusse qualità dell’altoatesino, ma anche figlio del lavoro svolto con i coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill.
Proprio Cahill, in un’intervista al portale dell’ATP Tour, ha parlato dei punti di forza di Sinner, sottolineandone uno in particolare, legato alla voglia di migliorarsi costantemente, senza mai adagiarsi sui risultati ottenuti. “Una cosa che gli ho detto dall’inizio era che doveva migliorare il servizio, essendo alto 1,94 e forte fisicamente. Con qualche chilometro orario in più non solo è riuscito a vincere più punti con la prima, ma anche il colpo successivo è diventato molto più efficace: se gli avversari riescono a neutralizzare il servizio, devono comunque faticare molto di più per ogni singolo punto”.
“Detto questo, sono arrivate le sue domande, una dopo l’altra. È tipico di lui. Vuole competere. È un animale da competizione – ha affermato con decisione il supercoach australiano -. Stiamo assistendo a un livello di tennis incredibile in questo momento, con Carlos Alcaraz e Jannik. Se si guarda al lavoro che hanno fatto negli ultimi anni, si sono nettamente distinti dal resto del gruppo. Ora tocca agli altri inseguire”.
Jannik Sinner è in testa alla classifica ATP dal 10 giugno 2024, e da allora non ha più ceduto lo scettro di numero 1 al mondo. L’unico finora in grado di contrastare lo strapotere del fuoriclasse altoatesino è stato Carlos Alcaraz, che nel 2025 lo ha sconfitto a Roma e al Roland Garros. A Wimbledon, però, è arrivata la poderosa rivincita dell’azzurro: il torneo di Cincinnati potrebbe essere il palcoscenico della prossima sfida.