Ilie Nastase non illude Jannik Sinner

Le parole di Ilie Nastase

Ilie Nastase ha aperto il libro dei ricordi in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, partendo dal fatto che è stato il primo numero uno del mondo: “Si parlava da tempo di una classifica che tenesse conto di risultati attraverso il computer: fino ad allora la decidevano i giornalisti. Quando la introdussero, io ero sicuramente nella fase migliore della carriera, nel 1973 ho vinto 17 tornei tra cui il Roland Garros. Si, in quel momento ero il più forte del mondo.. Di solito le due cose camminano insieme: se fai grandi risultati, sali in classifica. Ma a un giocatore sostanzialmente interessa vincere.

“Qualche rimpianto per i guadagni di oggi? Ognuno vive nella sua epoca. II tennis è diventato uno sport popolare in tutto il mondo e attira grandi sponsor, è giusto che i giocatori siano coinvolti nel business. Se pensa che prima di noi, fenomeni come Laver e Rosewall giocavano gratis… E infatti sono passati al professionismo. E poi forse è stato meglio che ai miei tempi non girassero troppi soldi: li avrei spesi tutti in multe…

“Chi finisce l’anno al numero uno tra Alcaraz e Djokovic? Una grande sfida, la loro finale a Cincinnati è stata entusiasmante, ma ho la sensazione che a Djokovic ormai interessino di più le vittorie nei grandi tornei, vuole allungare definitivamente su Nadal negli Slam vinti.

Chiosa su Jannik Sinner: “Mi piace molto, gioca bene, ha un bel carattere. Sicuramente ha le potenzialità per arrivare lontano, ma in questo momento avvicinare Alcaraz e Djokovic è molto difficile”.

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