Filippo Volandri senza mezzi termini sul percorso di Jannik Sinner

Filippo Volandri non ha dubbi su Jannik Sinner

Filippo Volandri, nel corso della trasmissione ‘Tennis Talk’ su ‘SuperTennis Tv’, ha detto la sua sul percorso che ha portato Jannik Sinner, in ordine di tempo, nella Top 10 ATP, alla conquista della Coppa Davis, con la squadra italiana capitanata proprio da Volandri, e al trionfo agli Australian Open, battendo Daniil Medvedev in un’epica finale in cui è stato capace di rimontare due set di svantaggio al russo.

“Nelle settimane successive alla nostra vittoria in Coppa Davis dicevo che era solo queatione di tempo – ha detto il capitano non giocatore della squadra italiana vincitrice nel 2023, a 47 anni di distanza dall’unico precedente successo azzurro nella competizione a squadre -. Ma non abbiamo calcolato la velocità di Jannik, che ha un tempo diverso dal nostro”.

“Jannik impara soprattutto dalle sconfitte – ha spiegato Volandri, senza mezzi termini -. Mi viene in mente quella contro Nadal a Roma, era giovane, si stava costruendo, eppure era emotivamente distrutto. Ricordo anche l’anno scorso quando ha perso al Roland Garros, dopo la partita persa con Altmaier è uscito dal campo con un mix di sensazioni: da un lato il non essere entrato in campo con la giusta determinazione e dall’altro la consapevolezza che tutta questa pressione lo portava a non essere felice di giocare quelle partite”.

Volandri ha poi esaltato il team di Jannik Sinner: “Sono molto ben coordinati – ha detto -. Vagnozzi anche durante la finale ha fatto le correzioni tecniche, Cahill fa più la parte emozionale, Naldi e Ferrara la parte fisica. Ognuno ha un suo ruolo e funzionano alla grande. Vorrei ricordare anche Alex Vittur che è sempre stato vicino a Jannik. E’ la persona di cui forse Jannik si fida di più. Me lo fece vedere un giorno a Roma, durante gli Internazionali BNL d’Italia. Io ancora giocavo, lui già ci credeva tantissimo. L’ha sempre messo nelle condizioni di poter vivere e allenarsi in un certo modo”.

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