Carlos Alcaraz, il coach svela la chiave del successo con Jannik Sinner

Articolo di Luca Giorgetti

Il coach del nuovo numero uno del mondo ha analizzato la vittoria del suo allievo con l'Azzurro nella finale degli Us Open

Juan Carlos Ferrero, coach di Carlos Alcaraz, ha commentato il trionfo del suo allievo agli Us Open in finale contro Jannik Sinner in conferenza stampa. È il sesto titolo Slam per il murciano: “Io mi pongo gli obiettivi a breve termine, alla fine non posso pensare se Carlos vincerà 20 Grand Slam; dobbiamo vivere giorno per giorno. Ovviamente il potenziale c’è, non lo neghiamo. Credo che sia un ragazzo con molto potenziale per vincere tanti titoli, tanti Slam, ma non diamo nulla per scontato; niente è automatico, tutto bisogna costruirlo. Ora, per arrivare di nuovo alla finale in Australia, bisogna prepararsi bene a dicembre e arrivare a un’altra finale Slam. Pensiamo a Carlos come a uno che lotterà sempre per i titoli, lo desideriamo e lo pensiamo, ma sappiamo che è molto difficile, e lavoriamo proprio su questo”.

La svolta è stata la finale di Wimbledon, persa proprio contro l’Azzurro: “Dopo Wimbledon, gli abbiamo chiesto di migliorare alcune cose per preparare le partite contro Jannik, e in una decina di giorni le ha migliorate significativamente. È incredibile quanto sia bravo a migliorare rapidamente gli aspetti su cui deve lavorare. È stato molto importante, perché ci siamo allenati per 15 giorni molto concentrati sui dettagli che dovevamo migliorare in vista di Jannik. Sappiamo che su questa superficie, i campi duri, contro Jannik è sempre molto difficile giocarci e lui vince tante partite. Sì, credo che sia servito molto, perché Carlos ha capito cosa doveva migliorare molto, e io ero molto concentrato su questo ma non posso rivelare questi dettagli altrimenti Simone Vagnozzi li scoprirebbe”.

“Carlos ha fatto il 100% – ha aggiunto l’allenatore spagnolo -. È facile da dire e molto difficile da fare: la sua prestazione è stata perfetta. Si è impegnato sempre ad andare a prendersi la partita, ha cercato di mettere pressione sull’avversario prima di Jannik. Penso che sia una delle chiavi. Questi ragazzi tirano la palla, entrambi, molto, molto forte, e chi colpisce per primo prende vantaggio nel punto. Carlos ha forse più varietà nel gioco, può fare slice, andare a rete e fare più cose rispetto a Jannik, e credo che questo aiuti a cambiare un po’ le dinamiche. Ma direi che è stata una partita perfetta per Carlos e una prestazione incredibile”.

Il nuovo numero uno del mondo ha impressionato anche al servizio: “Questo cambiamento è arrivato dall’Australian Open. Credo che lo scorso dicembre abbiamo deciso di cambiare un po’ il suo movimento al servizio. Sapevamo che ci sarebbe voluto del tempo per lavorarci in campo. Penso che in questo momento il suo servizio abbia fatto i maggiori progressi, ed è diventato molto utile in campo, e nei momenti importanti lo usa molto. Sia a Cincinnati che allo US Open, credo che il servizio sia stato una delle chiavi per vincere i tornei, senza dubbio”.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

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