Battute ed elogi reciproci tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Articolo di Martino Davidi

Le parole dei due amici-rivali al termine della finale del Six Kings Slam vinta dall'altoatesino di Sesto Pusteria.

Jannik Sinner al termine della finale del Six Kings Slam di Riyad vinta contro Carlos Alcaraz non risparmia elogi all’amico-rivale ed è soddisfatto del gioco espresso: “Vorrei giocare sempre come faccio qui. C’è bisogno di Carlos e altri giocatori per continuare a migliorare, soprattutto lui”.

“Questa stagione ho perso con lui; è un piacere giocarci ma voglio sempre migliorare. È bello avere una rivalità ma ancora più importante l’amicizia che c’è tra di noi. Non ho i giochi di prestigio che ha Carlos, devo impararli. Comunque – scherza Sinner – non lo raggiungerò sui campi di golf”.

“E io non scierò con lui – gli dice di rimando Alcaraz alludendo scherzosamente al passato da sciatore quando era ragazzino dell’altoatesino -. Quando Jannik gioca così è davvero incredibile. È difficile da affrontare. Quando serve così e risponde come fa lui, è difficile restare calmo. A volte sembra che stia giocando a ping-pong e non è divertente stare dall’altro lato della rete”.

“Mi dà motivazione per tornare ad allenarmi ed essere migliore di lui. Qualche volta gli ho scritto per sapere come andava o per complimentarci. Non c’è soltanto la rivalità. Si può essere amici anche fuori dal campo. Noi l’abbiamo fatto vedere. Parliamo tanto”, conclude Alcaraz.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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