Primo match point: per l'aritmetica soltanto Alex Marquez è ancora in corsa, ma la conquista del titolo da parte di Marc pare una formalità.
Il risultato della Sprint Race di Motegi, con il successo di Pecco Bagnaia davanti a Marc Marquez, va a definire il quadro delle combinazioni possibili perché il numero 93 vada via dal Giappone con un titolo mondiale in più il nono in carriera (settimo nella classe regina). Il discorso sarà definitivamente chiuso in caso di vittoria o di secondo posto (anche in caso di successo di Alex Marquez), dal terzo in giù invece bisognerà confrontare il risultato di Marc con quello del fratello.
Con il pilota della Gresini Racing secondo, a Marc Marquez basterà appena dietro di lui, al terzo posto, per diventare campione. Se Alex dovesse invece chiudere terzo, sarà sufficiente al numero 93 arrivare almeno in sesta posizione, mentre con il fratello minore quarto basterà il nono posto alla bandiera a scacchi.
L’undicesimo posto sarà invece sufficiente a Marc se Alex arriverà quinto, il dodicesimo in caso di arrivo al sesto posto dell’unico rivale in classifica, il tredicesimo in caso di settimo posto del centauro del Team Gresini e il quattordicesimo per MM93 se suo fratello giungerà ottavo. Basterà poi un solo punto, con il quindicesimo posto, se Alex Marquez non andrà oltre la nona posizione all’arrivo.
Qualora, infine, Alex Marquez non dovesse andare oltre la decima posizione o dovesse ritirarsi senza conquistare punti, Marc Marquez sarebbe campione a prescindere, al di là della posizione d’arrivo. Il 32enne di Cervera conquisterebbe tra l’altro il titolo con la Ducati proprio a casa della Honda, la Casa che ha rappresentato per un decennio prima dell’addio in direzione Borgo Panigale.
