
Un terzo posto in Canada poi tanti GP in cui ha deluso. Sono già quattro i ritiri in stagione. Serve un cambio di marcia.
La prima stagione di Kimi Antonelli alla guida della Mercedes è un continuo sali e scendi. Il baby fenomeno alterna grandi prove a prestazioni piuttosto incolori. Essendo la sua annata da rookie, è chiaro che le difficoltà fanno parte del percorso di crescita ma, in Formula 1, nessuno regala nulla.
Il team principal della Mercedes Toto Wolff continua a difendere l’operato del suo giovane pilota ma è chiaro che, davanti a risultati scadenti, i dubbi diventano sempre di più. In particolare pesano i tanti errori commessi dall’italiano. Ad oggi, sono quattro i GP in cui si è ritirato. A fronte di un podio (in Canada), è chiaro che quattro GP in cui non è arrivato al traguardo sono tanti da metabolizzare.
Nelle recenti uscite in pista, Kimi Antonelli ha mostrato segnali incoraggianti nonostante le naturali difficoltà di adattamento al massimo livello. Durante il week-end del Gran Premio d’Italia disputato lo scorso week-end a Monza, il pilota emiliano ha ottenuto risultati discreti, chiudendo sesto in griglia di partenza dopo aver conquistato la decima posizione nelle qualifiche, beneficiando della penalità inflitta a Lewis Hamilton.
A otto GP della fine del Mondiale, Kimi Antonelli è chiamato a fare un concreto miglioramento a livello di prestazioni, anche per dimostrare che puntare su di lui è stata la scelta giusta. La Mercedes continua a dargli credito ma è chiaro che i dubbi sono sempre presenti, soprattutto su un ragazzo che guida una Mercedes.