Lewis Hamilton vede qualcosa di buono, ma a Baku è tripla statistica negativa

Articolo di Marco Enzo Venturini

Dodicesimo in qualifica e ottavo in gara a Baku, Lewis Hamilton vede una Ferrari in crescita ma i numeri remano pesantemente contro di lui.

Lewis Hamilton ha vissuto a Baku un altro weekend da dimenticare, in questa sua prima stagione alla guida della Ferrari che continua ad essere caratterizzata da una lunga sequenza di delusioni. Estromesso dalla Q1 al sabato e costretto a prendere il via del Gran Premio di Azerbaigian dalla dodicesima posizione, il britannico ha poi concluso la gara all’ottavo posto davanti al compagno Charles Leclerc, con tanto di coda polemica per la gestione delle posizioni tra i due. Come se non bastasse, la sua domenica azera si è contraddistinta per tre statistiche tutte molto negative e per dichiarazioni che non hanno contribuito a gettare acqua sul fuoco.

A fronte della reazione diplomatica ma certamente non soddisfatta di Leclerc per la nona posizione al traguardo e alle spalle del compagno di squadra, Hamilton ha infatti prodotto un’analisi dai toni decisamente più positivi. “Faremo indagini interne per capire cosa si possa fare di diverso nelle prossime gare – ha dichiarato l’inglese della Ferrari -. La mia impressione è però quella di aver fatto progressi anche oggi. Sia la macchina che il passo erano discreti, ma gli avversari erano veramente veloci. Superare in una gara del genere era praticamente impossibile, anche perché è stato un Gran Premio anomalo per Baku, con pochi sorpassi. Stare vicini a chi era davanti si è rivelato molto difficile, e sicuramente sono deluso da questo aspetto”.

Contraltare della domenica di Hamilton è indubbiamente quella di Carlos Sainz. Lo spagnolo della Williams, che lo scorso inverno ha lasciato la Ferrari proprio a vantaggio del sette volte campione del mondo, è riuscito a concludere la gara in terza posizione sfruttando la partenza dalla prima fila conquistata nelle qualifiche del sabato. Curioso è quindi osservare che proprio lui sia riuscito a conquistare il primo podio con la sua nuova squadra (che non concludeva una gara tra i primi tre da Spa 2021) prima che il suo successore a Maranello abbia avuto l’occasione di fare lo stesso.

Il weekend magico di Sainz si evince da un altro dettaglio non di poco conto. Lo spagnolo ha infatti regalato da solo ben 15 punti alla Williams, mentre a Baku le sue blasonate ex scuderie McLaren e Ferrari ne hanno raccolti appena 12 contando il contributo di tutti e quattro i loro piloti. Un risultato frutto del ritiro di Oscar Piastri, della gara anonima di Lando Norris, ma anche dei problemi di Leclerc e Hamilton.

Proprio quest’ultimo ancora insegue il suo primo podio in rosso, quantomeno per quanto riguarda i Gran Premi veri e propri (ci è riuscito a Shanghai, in occasione però della Sprint Race). Ormai la sua caccia è in corso da ben 17 Gran Premi: un dato quasi record nella storia della Ferrari. L’unico pilota del Cavallino ad averci messo più tempo è stato infatti Didier Pironi, che ci riuscì dopo 19 tentativi. Hamilton, a quota 17, è il primo inseguitore di questa classifica certamente poco lusinghiera, che lo vede già davanti a Louis Rosier (15), Gilles Villeneuve e Ivan Capelli (entrambi a quota 14). Un filotto estremamente negativo, che l’ex pilota plurivittorioso in McLaren e Mercedes cercherà di interrompere tra due settimane a Singapore.

Giornalista iscritto all'Albo dei Pubblicisti della Lombardia, ha iniziato la sua collaborazione con Sportal.it nel 2012 intervallandola con altre importanti esperienze in ambito sportivo e non solo. Laureato in Scienze Giuridiche, ha scritto di politica, economia, ambiente e legge. Ma calcio, F1 e wrestling restano la sua isola felice.

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