Mercato Juventus, il bomber ha la valigia in mano

Articolo di Aldo Seghedoni

David non può accontentarsi di mettere il piede in campo all’82’.

Torna d’attualità la possibilità che la Juventus alla riapertura del mercato si privi di Jonathan David, magari con una formula temporanea: Luciano Spalletti non sta facendo sentire l’ex Lille una prima scelta, nonostante il grandissimo investimento operato la scorsa estate dalla società bianconera per assicurarsi un bomber che piaceva a molte big del Vecchio Continente e che tutt’ora è considerato elemento di livello.

I numeri messi a segno in Ligue 1 continuano a essere lontani, e la Vecchia Signora, nonostante sia stato firmato un contratto pluriennale, potrebbe valutare una sua cessione, anche in base al futuro di Dusan Vlahovic e al rendimento di Lois Openda, che finora non ha convinto come a Lipsia ma che sabato, contro la Roma, è stato preferito al canadese e ha anche segnato la rete del 2-0, sia pure da posizione da cui era impossibile sbagliare.

Con il mercato di gennaio alle porte, la dirigenza dei piemontesi starà ad ascoltare eventuali offerte: va considerato anche che c’è l’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi a monitorare la situazione e che il Canada, come Paese organizzatore (con Stati Uniti e Messico), si è ovviamente qualificato di diritto per i Mondiali del 2026 (e potrebbe fare il proprio esordio con l’Italia, facendo tutti gli scongiuri del caso), ai quali David non vuole arrivare dopo avere giocato con scarsa continuità.

I pochi minuti concessi da Spalletti al nordamericano in una sfida così importante come quella con i capitolini sembrano avere lasciato il segno: David non può di certo accontentarsi di mettere il piede in campo all’82’.

“Sono contento perchè vincere queste partite qui sono mezze imprese, loro stanno bene in campo e hanno il ritmo che ti stritola se non sei bravo a ripartire e tenere palla. Nel primo tempo ci hanno costretto a buttare via tanta corsa in fase difensiva, quando butti via roba così ti manca poi ossigeno per le ripartenze. Eravamo timidi, però siamo stati in partita e la squadra aveva una sua solidità” le parole di Spalletti a fine march..

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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