
Il portiere, che per undici volte è stato battuto, è tornato a casa con un pesante fardello: "Ma non morirò per questo"
Cristian Avram ha passato una bruttissima serata a Oslo. Il portiere della Moldova, male protetto dalla sua retroguardia, è stato preso a pallonate dai norvegesi e per ben undici volte ha dovuto raccogliere la sfera in fondo al sacco in una gara a dir poco senza storia.
Cinque delle reti degli scatenati scandinavi sono state messe a segno da Erling Haaland, in gol anche Aasgaard (quaterna), Myhre e Odegaard. Per gli ospiti unica gioia l’autorete di Ostigard, per l’Italia di Gennaro Gattuso, mentre non si placano le polemiche per le sconcertanti frasi di Lele Adani in diretta, la quasi certificazione che per andare ai Mondiali bisognerà passare dagli spareggi e c’è il rischio di dovere affrontare squadre altamente pericolose.
Proprio il bomber del Manchester City, stando a quanto si legge su Metro.co.uk, avrebbe dialogato con l’estremo difensore al termine del tiro al bersaglio, e si sarebbe giustificato. “Ho parlato con lui – ha rivelato un affranto Avram -. Ha detto che non era colpa sua e che doveva continuare a cercare di segnare per via della differenza reti. Lo capisco ma io non morirò. Devo restare forte. Tra pochi giorni ho un’altra partita. Undici gol però sono tanti… “.