L'agente del portiere del Manchester City: "Lui ci tiene tantissimo, vuole andare ai Mondiali con tutto se stesso"
L’agente di Gianluigi Donnarumma Enzo Raiola in una intervista a Radio Sportiva ha parlato di alcuni dei suoi assistiti, tra cui il portiere del Manchester City, partito con il piede giusto in Premier League dopo il turbolento addio al Paris Saint Germain: “Per lui è stata un’estate intensa visto quello che è successo a Parigi, magari un domani ci spiegheranno cosa sia successo nelle loro valutazioni, ma oggi ci godiamo una grande impresa del City. Quando è arrivato Gigio le cose sono migliorate a livello di risultati e oggi si lotta con l’Arsenal per il primato”.
“A gennaio ci saranno molte partite, ma i primi sei mesi sono andati bene. Lui e il club sono contenti e va benissimo così”, ha spiegato Enzo Raiola, che ha sottolineato come Donnarumma tenga molto alla Nazionale, in campo a marzo per gli spareggi per il Mondiale 2026 in Nord America: “Fra pochi mesi ci sarà una fase delicata con la Nazionale, cui lui tiene tantissimo. Questa estate voleva convolare a nozze ma ha rimandato tutto perché prima c’è l’impegno azzurro”. Donnarumma vuole fortemente la qualificazione: “Ci tiene tanto”.
“Ha chiesto di rimanere concentrato sul momento e pensa solo a club e Italia, anche perché vuole con tutto se stesso andare ai Mondiali”, ha assicurato Enzo Raiola, che ha poi raccontato il particolare rapporto che Gigio ha con il bomber dei Citizens Erling Haaland: “Dal primo giorno aveva un legame con lui, già in passato erano entrambi della nostra scuderia e quindi avevano un rapporto lavorativo della stessa agenzia. Dopo la morte di Mino è comunque rimasto il feeling, anche caratterialmente assomiglia a Gigio”.
“Sono due ragazzi eccezionali e questo è stato il principale elemento. Guardiola è uno degli allenatori top del calcio moderno, per primeggiare in questo lavoro è importante la gestione dei calciatori e gli riesce benissimo”, ha spiegato Enzo Raiola. L’agente ha parlato anche delle particolari caratteristiche del calcio in Premier League.
“Il livello in Inghilterra è molto più alto, ma non tanto per il modo di giocare quanto per l’intensità. Tutte le squadre sono competitive e l’equilibrio è molto forte, chi non riesce a entrare in questo mood differente fa più fatica. Chi torna in Italia riesce a primeggiare di più”, ha concluso l’agente.