Gennaro Gattuso traccia la rotta: il c.t. della Nazionale parla chiaro in vista del 2026

Articolo di Francesco Lucivero

L'allenatore azzurro, a tre mesi dai decisivi playoff, non ha dubbi su cosa serva per sfatare il tabù Mondiale.

Per Gennaro Gattuso sarà un Natale senza dubbio speciale, il primo da commissario tecnico della Nazionale: un ruolo che l’ex centrocampista vive con orgoglio e responsabilità, che ha raccontato in un’intervista a Vivo Azzurro Tv. “Sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese” racconta, ricordando quanto l’esperienza da calciatore abbia segnato il suo rapporto con la maglia azzurra. Il riferimento resta Marcello Lippi, un vero e proprio maestro a detta di ‘Ringhio’: “Da quando sono commissario tecnico ho fatto tanto copia e incolla di quello che ha fatto lui: se vuoi creare un gruppo devi essere vero e coerente, lui lo è stato”.

Il bilancio di Gattuso alla guida dell’Italia, da quando è subentrato a Luciano Spalletti, parla di cinque vittorie e una sconfitta, ma per l’attuale c.t. conta soprattutto l’atteggiamento: “I ragazzi hanno dato tutto, ho visto mentalità positiva e grande senso di appartenenza”. Ora lo sguardo è rivolto alla semifinale playoff del 26 marzo contro l’Irlanda del Nord, passo già decisivo verso il Mondiale per il quale Gattuso invita alla prudenza: “Il calcio moderno dice che partite facili non esistono più. La lezione del 2021 è ancora viva, non dobbiamo farci travolgere dagli imprevisti: dobbiamo restare lucidi per novanta minuti”.

Il chiodo fisso di Gattuso resta il ritorno al Mondiale, ma per arrivarci, a suo dire, non bisogna trasformarlo in ossessione. “Devo vivere alla giornata, consapevole che la lucidità passa dalle scelte quotidiane. Da qui a marzo seguirò da vicino tutti i convocabili, tra stadi e colloqui costanti. Sento spesso i giocatori, non solo i veterani. Mi piace chiacchierarci”. Le porte della Nazionale restano aperte a chi dimostra sacrificio e disponibilità, valori che Gattuso considera fondamentali per costruire un gruppo vero. “E poi c’è l’entusiasmo del pubblico, tornato a seguire l’Italia con numeri importanti: per me è un segnale incoraggiante” ha affermato.

Sul fronte legato ai calciatori convocabili, Gattuso riconosce che gli italiani in Serie A sono pochi, ma vede qualità e dedizione in chi veste la maglia azzurra. “Ho apprezzato i sacrifici dei ragazzi, sono convinto che lo spirito mostrato finora sia la base per affrontare i mesi decisivi che attendono la Nazionale”.

Il commissario tecnico, dunque, prova a guardare avanti con energia: “Quando non avrò più questo tipo di adrenalina, allora ripenserò al passato. Ora, però, c’è un obiettivo che vale tutto: riportare l’Italia al Mondiale. Vogliamo arrivarci con lavoro, equilibrio e una squadra pronta a rappresentare il Paese con orgoglio”.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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