Juventus club più ricco d’Italia, meglio di Milan e Inter

Ricavi, la classifica

Nella 27esima edizione della Football Money League, lo studio condotto da Deloitte che analizza i ricavi dei club calcistici per la stagione 2022-23, emergono importanti dati sul calcio italiano. Nonostante la crescita, i club italiani sono ancora lontani dall’élite europea, soprattutto dal punto di vista economico.

La Juventus, prima tra le squadre italiane, si posiziona all’undicesimo posto in classifica generale. Nonostante mantenga la sua posizione rispetto all’anno precedente, registra un notevole aumento dei ricavi dell’8%, raggiungendo la cifra di 432 milioni di euro.

Il Milan è in notevole ascesa, passando dalla posizione 16 alla 13, con un aumento del 50% dei ricavi che si traducono in 385 milioni di euro. L’Inter mantiene la sua posizione al 14° posto con 379 milioni di euro (+23%), mentre il Napoli è una delle tre new entry nella classifica, posizionandosi al 19° posto con 267 milioni di euro (+71%). Inoltre, l’Olympique Marsiglia è un altro nuovo ingresso nella top 20.

La classifica generale è dominata dal Real Madrid, che guida la Money League per la prima volta dal 2018 con ricavi record di 831 milioni di euro, registrando un aumento di 118 milioni rispetto all’anno precedente. Il Manchester City è al secondo posto con 825 milioni, seguito dal Paris Saint-Germain (801) e dal Barcelona (800), con quest’ultimo che ha guadagnato tre posizioni rispetto all’anno precedente. Tra le prime dieci squadre rientrano anche Manchester United, Bayern Monaco, Liverpool, Tottenham, Chelsea e Arsenal.

Complessivamente, i venti club presi in esame hanno totalizzato un fatturato di 10,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 14% rispetto alla stagione precedente. I principali fattori di crescita sono stati i ricavi derivanti dalle partite (1,9 miliardi) e quelli commerciali (4,4 miliardi), superando gli introiti televisivi. Diciassette delle venti squadre hanno visto un aumento nei ricavi commerciali, grazie al miglioramento delle vendite al dettaglio, eventi extracampo e il recupero di alcuni ricavi da sponsorizzazione precedentemente colpiti dalla pandemia.

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