L’Italia riparte da Milena Bertolini

“È una grande soddisfazione ed un riconoscimento al lavoro svolto fino ad oggi dalla Ct Bertolini, che condivide con la Federazione la volontà di proseguire il discorso avviato e portato avanti con grande professionalità sullo sviluppo del calcio femminile”.

Queste le parole espresse dal presidente federale Gabriele Gravina in merito alla conferma di Milena Bertolini alla guida della Nazionale Femminile. La Ct ha rinnovato il contratto con la FIGC per altri due anni e si prepara a vivere la nuova stagione azzurra con grande entusiasmo, anche alla luce dei traguardi raggiunti dalla sua squadra: “Mi fa piacere continuare questo percorso – ha dichiarato Bertolini – ed essere ancora qui i prossimi due anni per proseguire con il lavoro iniziato e contribuire ad una ulteriore crescita del calcio femminile in Italia”.
 
Dopo la bella cavalcata nel Mondiale francese, la Nazionale si è ritrovata oggi a Coverciano per iniziare il cammino nelle qualificazioni al Campionato Europeo che si disputerà nel 2021 in Inghilterra. Israele e Georgia sono le prossime avversarie nelle gare in programma rispettivamente il 29 agosto a Tel Aviv e il 3 settembre a Tbilisi. “Questo nuovo inizio presenta tanti trabocchetti – avverte Bertolini – ora c’è una responsabilità diversa, tutti danno per scontato che quello che abbiamo fatto prima lo dobbiamo fare sempre, dimenticando che è stato qualcosa di straordinario perché le ragazze sono andate oltre le loro possibilità. Dobbiamo avere la consapevolezza che è l’inizio di un nuovo corso, un inizio più difficile rispetto a due anni fa, quando ci siamo ritrovate per la prima volta”.
 
Resta l’eredità importante di quanto fatto a giugno, un risultato sportivo che ha contribuito a promuovere un movimento cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi grazie agli investimenti e alle riforme attuate dalla Figc: “Del Mondiale – dichiara la Ct – vorrei poter portare tante cose, soprattutto l’entusiasmo che abbiamo creato nel Paese. Vorrei poter portare le grandi prestazioni delle ragazze, lo spirito di gruppo che hanno messo in campo. Non vorrei portare la sofferenza di alcune di loro che non hanno giocato, ma hanno dato comunque un grande contributo”.

Ora non bisogna disperdere questo patrimonio, tenendo accesi i riflettori sul calcio femminile: “Indietro non si torna, poi è chiaro che la visione mediatica che c’è stata nel Mondiale non ci sarà adesso. Credo si continuerà a parlare di calcio femminile, ma soprattutto in modo diverso: si parlerà più delle prestazioni delle ragazze e del tema del professionismo”.

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