Messina fa tremare Petrucci

Le date da segnare con un circoletto rosso sono tre. Draft NBA 23 giugno. Apertura del mercato dei free-agents 1 luglio. Torneo preolimpico di basket 4-9 luglio.
 
Il dono dell’ubiquità, per ora, Ettore Messina non lo possiede e un appuntamento esclude fatalmente l’altro. Ed è ciò che preoccupa il presidente della FIP Gianni Petrucci.
 
Il coach catanese, che sia pure senza firmare un contratto e dichiarando di volere lavorare a titolo gratuito, ha preso l’impegno di guidare la Nazionale nelle corsa verso Rio, ha mercato nel campionato cestistico più importante al mondo e ambisce al ruolo di head-coach di una delle squadre (ci sarebbe anche la ‘parsimoniosa’ Memphis in lizza).
 
Popovich, che non ha ancora sciolto le riserve, potrebbe lasciare ed ecco che il timone degli Spurs potrebbe passare proprio a Messina. Che però interessa anche ad altre franchigie. E che se trovasse un accordo, il 23 giugno, sarebbe per forza in America per il draft.
In caso di addio alla Nazionale che – va detto – avrebbe del clamoroso alla luce dell’enfasi con cui Messina venne accolto servirebbero alternative: si fanno i nomi di Sacchetti, che sarebbe la prima scelta, Recalcati (che però non esalta Petrucci, con cui polemizzò), Frates e addirittura Pianigiani.
 
Tranne Petrucci, rimasto a Roma, il vertice della FIP con Dino Meneghin, il vicepresidente Laguardia e il segetario Bertea è A Dublino per l’assemblea annuale della FIBA Europea di domani dove la presenza di Patrick Baumann presuppone comunicazioni in merito alla European FIBA Champions e alla querelle con l’Euroleague. 
 
Per quanto riguarda l’arrivo in Italia di Messina dicono che l’alleantore si presenterà al raduno della squadra, si prenderà qualche giorno di riposo con  la moglie e dirigerà gli allenamenti dal 7 giugno. A loro risulta che Messina la prossima stagione non si sposterà da San Antonio.
A cura di Enrico Campana

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