Ettore Messina senza mezzi termini sul suo rapporto con la Virtus Bologna

Ettore Messina parla chiaro del suo rapporto con la Virtus

Ettore Messina in un’intervista rilasciata a Icaro Tv e riportata da “Bologna Sport News” ha parlato delle difficoltà del nuovo campionato e del suo passato alla Virtus Bologna.

Il coach di Olimpia Milano ha fissato l’obiettivo stagionale: “La mia squadra è più profonda: abbiamo aggiunto tiro e presenza sotto canestro con Davies. Dobbiamo avere pazienza e fortuna nel non avere infortuni. L’importante è qualificarsi ai playoff, perché otto squadre su diciotto sono poche, poi una volta che sei lì se stai bene puoi arrivare alle Final Four. Il problema grosso è qualificarsi per i playoff”.

Messina ha poi proseguito parlando della Virtus Bologna e dei rapporti con essa: “La Virtus nelle prime 8? Nella partita di Supercoppa ho visto Mickey, Lundberg e Cordinier che danno un atletismo molto importante in vista dell’Eurolega bianconera. Anche Bako ha fatto un’ottima prestazione. I rapporti a livello politico con V nera sono formali. I rapporti in città quando torno a casa sono eccellenti. I rapporti con i tifosi non sono grandi rapporti. Io ricordo che quando sono tornato dagli Stati Uniti ho avuto un’accoglienza affettuosa, come sempre. Per giustificare gli insulti possiamo credere a tutto, che uno ha artefatto i campionati, che non ho accettato la proposta di Virtus e l’ho tradita andando a Milano e tanto altro. Ma non c’è mai stata una proposta Virtus indirizzata a me. Con Alberto Bucci ho ripreso il rapporto amicale quando sono tornato dal Texas e tante volte mi ha detto che gli sarebbe piaciuto se io fossi tornato ad allenare la Virtus, ma non si sono mai verificate le condizioni”.

Infine, una confessione sulla sua esperienza NBA: “Penso quotidianamente a San Antonio, ai colleghi, a Popovich e ai giocatori. Popovich è un faro che provo a seguire ogni giorno, con dei limiti che mi rendono lontano da lui. Come faceva le cose è uno stimolo quotidiano”.

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