Julio Velasco cambia sport per un giorno

Articolo di Luca Giorgetti

Una giornata per scambiare informazioni, filosofie di allenamento e gestione del gruppo, condividere principi e confrontarsi sulla visione.

Una giornata per scambiare informazioni, filosofie di allenamento e gestione del gruppo, condividere principi e confrontarsi sulla visione dello sport: il raduno di Verona, dove la Nazionale Italiana Rugby prepara il debutto nelle Quilter Nations Series dell’8 novembre a Udine contro l’Australia, ha ricevuto la visita di Julio Velasco, il commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo, fresca di titolo iridato. L’invito al tecnico FIPAV, uno degli allenatori più vincenti nella storia dello sport italiano e mondiale, con titoli olimpici e iridati nel proprio palmares, è stato invitato dal ct degli Azzurri Gonzalo Quesada che ha portato Velasco a trascorrere una giornata insieme al gruppo dell’Italrugby per un reciproco interscambio di informazioni legato alla preparazione di partite a livello internazionale.

“La presenza di Julio Velasco in raduno è una grandissima opportunità per tutti noi, staff e giocatori e ci può essere da ispirazione. Ci ha chiesto di osservare le modalità di lavoro e passare una giornata con noi. Abbiamo poi avuto la possibilità di confrontarci con lui: è stato un momento molto importante per noi” ha evidenziato Gonzalo Quesada, commissario tecnico della Nazionale maschile.

“Sono nato come allenatore condividendo metodologie con altri sport, considerando che in Argentina i club sono polisportivi: basket, calcio, tennis. Quando giocavo a pallavolo – ha dichiarato Julio Velasco – ero in un club che aveva la sezione rugby, hockey su prato, basket. Mi piace molto il rugby e lo guardo spesso: ho anche giocato un anno quando ero più piccolo. Vedere come si lavora, come allenano, la velocità dei giocatori dal vivo: se lo vedi in tv non te ne rendi conto, ma da vicino è molto bello”.

Sulla gestione del gruppo il commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo ha dichiarato: “La prima cosa è che noi dobbiamo ‘convincere’ i giocatori: fanno tutto loro in campo. Se non riusciamo a convincerli, le cose non funzionano. Dopo dobbiamo anche farle funzionare bene insieme: il gruppo unito aiuta a far funzionare le cose, ma anche il funzionamento delle cose aiuta ad avere un gruppo unito. E’ una sorta di ‘andata e ritorno’. Non significa necessariamente che sia una squadra vincente, ma che funzioni: a volte l’avversario è più forte e anche fare tutto quello che possiamo, non serve. Negli sport di squadra l’aiuto e la collaborazione tra i compagni di squadra non deve essere una questione ‘etica’: se lo è, meglio. Ma deve essere una delle componenti del gioco” ha sottolineato Velasco.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

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