
Le parole del fuoriclasse sloveno, che ha conquistato la sua seconda maglia iridata consecutiva, e del migliore degli azzurri.
Il fuoriclasse sloveno Tadej Pogacar celebra così il suo secondo titolo consecutivo di campione del mondo conquistato a Kigali dopo 104 km di fuga, 66 in solitario.
“Questa vittoria mi riempie di pura gioia. Anch’io ho accusato la stanchezza negli ultimi giri. È diventata una corsa contro me stesso come lo scorso anno”.
Giulio Ciccone, classificatosi sesto a quasi sette minuti da Pogacar, è stato nettamente il migliore della squadra azzurra. Ecco le sue parole.
“Oggi ho perso 15 anni di vita in sole 6 ore: una delle giornate in bici più dure di sempre, una sofferenza atroce. Abbiamo faticato moltissimo, forse anche a causa del clima. É stata una gara al limite delle forze”.