Il 27enne fuoriclasse sloveno ha ricaricato le batterie. Vuole essere grande protagonista nella nuova stagione.
Da quando c’è lui, il mondo del ciclismo è ai suoi piedi. Tadej Pogacar, a suon di vittorie, sta riscrivendo la storia del ciclismo. Dopo aver chiuso un 2025 da sogno, il 27enne fuoriclasse sloveno è già concentrato sulla prossima stagione ciclistica. Sono tanti gli obiettivi che si è prefissato. Tra questi c’è, sicuramente, anche il desiderio di provare a vincere il Tour de France per la quinta volta in carriera. La determinazione è già al massimo, così come la fiducia nei propri, incredibili, mezzi.
“Vincere il quinto Tour? Certo, l’obiettivo è tornare al Tour, ma non sono ossessionato dal contare quanti ne ho già conquistati. Voglio solo tornare, provare a vincere di nuovo e lottare contro i migliori ciclisti del mondo per la vittoria finale. Questo sarà uno dei miei obiettivi principali per la prossima stagione”, le sue chiare parole nell’intervista esclusiva rilasciata a Marca. Insomma, la volontà di portarsi a casa il quinto Tour è un pensiero fisso nella mente del campione sloveno. Avversari avvisati.
Lo sloveno sa che avrà tutti gli occhi puntati addosso dopo aver disputato un 2025 da fantascienza. La concorrenza non mancherà di certo. Alla domanda se sarà un 2026 più complicato, Tadej Pogacar ha risposto così: “Non direi che sarà più complicato, ma sarà diverso. Ci sono più pressioni e aspettative. Se guardo a quello che ho fatto lo scorso anno, è chiaro che è difficile pensare di migliorare. Sto cercando di mantenere il mio livello e dimostrare di potercela fare di nuovo, anche nel 2026”.
Dopo essersi dato “quasi un 10” come voto alla sua ultima stagione, il 27enne sloveno ha svelato come ci tenga particolarmente a fare bene alla Sanremo e alla Roubaix e che, un giorno, troverà anche il modo di partecipare alla Vuelta. Insomma, Tadej Pogacar vuole tutto.
Niente paragoni con i grandi del passato (“Non mi piace paragonarmi a nessuno. Penso che ogni ciclista sia unico e a nessuno piace essere paragonato agli altri”) ma la consapevolezza di dover continuare a spingere sui pedali per riconfermarsi il re del ciclismo anche nel 2026.