Carmine Galletta e suo figlio Vittorio pronti a conquistare l’Etna

Articolo di Martino Davidi

"Conosco la loro forza, il loro cuore e la loro determinazione" ha commentato il colonnello Carlo Calcagni, amico di lunga data dei Galletta.

Il prossimo 20 settembre, sulle pendici dell’Etna, Carmine Galletta e suo figlio Vittorio affronteranno l’Everesting, una prova sportiva di grande difficoltà e intensità che ha come obiettivo quello di accumulare, in un’unica sessione ciclistica, un dislivello pari all’altezza del Monte Everest, cioè 8.848 metri. Una sfida che richiede non solo preparazione fisica, ma anche un approccio mentale volto a resistere a uno sforzo così importante.

Appassionati entrambi delle due ruote, Carmine e Vittorio Galletta hanno deciso di condividere questa esperienza come occasione di crescita personale e familiare. Il primo porterà tutta la sua esperienza nel mondo del ciclismo mentre il secondo rappresenta la nuova generazione che si avvicina con entusiasmo e determinazione a questo tipo di prove.

A sostenere l’iniziativa anche Carlo Calcagni, atleta paralimpico e amico di lunga data della famiglia Galletta: “Io, che sono amico fraterno di Carmine da una vita e che ho visto nascere e crescere Vittorio, non posso che incoraggiarli con tutto me stesso. Conosco la loro forza, il loro cuore e la loro determinazione. A loro voglio dire le stesse parole che guidano la mia esistenza: mai arrendersi, nonostante tutto e tutti, costi quel che costi”.

“Forza Carmine! Forza Vittorio! Il mondo vi guarda e si lascia ispirare dal vostro coraggio – aggiunge lo stesso colonnello Calcagni -. Che ogni pedalata verso il cielo dell’Etna diventi il simbolo eterno di ciò che un padre e un figlio possono conquistare insieme”. L’impresa dei Galletta sarà seguita da appassionati e sostenitori, rappresentando un esempio di come lo sport possa diventare veicolo di messaggi positivi e di testimonianze autentiche.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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