L'allenatore del numero uno del mondo ha spiegato l'eccezionalità dell'Azzurro e il suo rapporto con Darren Cahill
Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dell’ATP Tour partendo dal rapporto con il supercoach Darren Cahill: “Devo dire che sono davvero fortunato ad aver incontrato una persona come Darren sia dal punto di vista professionale che personale. Abbiamo legato fin da subito, e questo ci ha sicuramente aiutato nel nostro percorso. Non è mai facile trovare quella chimica, ma abbiamo sempre messo al primo posto l’interesse di Jannik”.
“In pratica, abbiamo ruoli diversi – ha aggiunto l’allenatore dell’Azzurro -: io mi occupo più della parte tecnica e tattica, mentre lui è maggiormente responsabile dell’aspetto mentale ed emotivo. Ovviamente condividiamo tutto, e la cosa più importante è che il giocatore senta sempre una voce unita”.
Quindi ha svelato il segreto del numero uno del mondo: “È una persona molto tranquilla e molto matura per la sua età. Sa esattamente cosa vuole ottenere nella vita. Ma è anche un ragazzo di 23 anni divertente e geniale, è una persona fantastica anche fuori dal campo. Il suo segreto è proprio questo: il desiderio costante di migliorarsi, il non accontentarsi mai. Senza questo, trovare la motivazione per scendere in campo ad allenarsi sarebbe davvero difficile”.
Chiosa su Carlos Alcaraz, il più grande rivale dell’altoatesino: “È un giocatore così speciale che ti mette di fronte a problemi che altri non riescono a crearti. Per questo motivo, è fondamentale prepararsi al meglio per risolvere gli enigmi che ti propone. Più alleni quelle situazioni in allenamento, più ti sentirai a tuo agio durante la partita”.
