Le parole dei due coach del numero 2 del mondo dopo il trionfo alle ATP Finals.
Non c’è tanto tempo per festeggiare il trionfo di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino: Simone Vagnozzi e Darren Cahill guardano già al 2026 e illustra la strategia con la quale il fuoriclasse di Sesto Pusteria può riprendersi il trono del tennis mondiale, che per il 2025 è appannaggio di Carlos Alcaraz. Ecco le parole dei due coach, a cominciare da Vagnozzi.
“Come sarà ripartire da zero l’anno prossimo? Siamo già ripartiti e non pensiamo più a ciò che è successo. Nelle fasi difficili siamo stati bravi a pensare a quel che potevamo controllare in quei momenti, quindi il campo da tennis”.
“Sarà entusiasmante ripartire, io sono un allenatore che ama costruire e non gestire. Quindi cercheremo di mettere cose nuove in Jannik, per aumentare il suo arsenale e farlo diventare un tennista migliore, è il nostro obiettivo”.
“L’Australian Open è stata la conferma di quanto fatto l’anno prima. Wimbledon è il sogno di ogni giocatore e di ogni allenatore, forse vincere lì ci ha fatti arrivare un po’ scarichi a New York. E la vittoria qua a Torino significa andare in vacanza felici”.
Cahill aggiunge: “Il primo colpo di scambio è il più importante, e con Simone è stato fatto un lavoro incredibile. A volte Jannik rallenta un po’ la velocità della prima palla, ma è molto preciso vicino alle righe. Il primo servizio, il primo colpo di scambio e la risposta sono le chiavi del tennis oggi”.
“La bellezza di lavorare con uno come Sinner è che è già molto forte, ma allo stesso tempo può ancora migliorare in tanti aspetti. La preparazione per il 2026? Si svolgerà tra Dubai nella prima parte e Monte Carlo nella seconda”, conclude Vagnozzi.