
Nick Kyrgios sui social ha difeso il connazionale australiano Max Purcell, reo confesso e condannato a 18 mesi di squalifica per doping.
Nick Kyrgios colpisce ancora. L’australiano, che tre giorni fa ha compiuto 30 anni e che ormai da tempo è più attivo con le parole che sul campo da tennis, ha incredibilmente difeso il suo connazionale Max Purcell, appena squalificato per doping per 18 mesi.
Purcell si è sottoposto a una trasfusione di vitamine superiore alla quantità consentita, il tutto in una crinica di Bali, sulla quale Purcell avrebbe fatto pressioni per eliminare le ricevute delle sue iniezioni. La sanzione sarebbe di due anni di squalifica, ma il tennista aussie ha confessato ottenendo così sei mesi di sconto di pena.
Ma tutto questo pare sfuggire a Kyrgios, che ha scritto così sui social: “Onestamente, ma quanto è ridicola la sospensione di Purcell? Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? Oppure possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è fallito? Morale della storia: prendete gli steroidi, ma non le vitamine”.
Facile tornare con la mente alle accuse che per mesi e mesi Kyrgios ha rivolto a Jannik Sinner, sospeso per tre mesi per il caso Clostebol per responsabilità oggettiva ma non direttamente colpevole. Invece Kyrgios difende il reo confesso Purcell. Due pesi e due misure, peraltro con totale ribaltamento della realtà, da parte dell’australiano.